Verso le elezioni: Lettera aperta di Antonio Scocca


22/11/2012 - A dieci giorni dalle elezioni il candidato scrive alle società

Un cambiamento a portata di voto: riflessioni condivise sul calcio a 5 toscano

Gentile Amico, se siamo qui entrambi a parlare del calcio a 5 è perché probabilmente entrambi abbiamo a cuore il futuro di questo sport nella nostra regione.

Da molti anni purtroppo, la situazione toscana del calcio a 5 è precipitata ai minimi storici, allargando la forbice con l´attività delle altre regioni, che al contrario hanno saputo dare un identità e una formazione concreta a tutta la loro attività.

Ho deciso di candidarmi al ruolo Responsabile Regionale del calcio a 5, solamente perché ho trovato un gruppo di persone coese e determinate nel voler provare a far cambiar rotta a una nave, quasi alla deriva, in questo mare di disinteresse

Sarebbe troppo facile indugiare ancora a descrivere quanto non ha funzionato in questi anni, basta soffermarsi per un piccolo istante a quanto recentemente dichiarato dall´attuale Delegato Regionale Italo Nannoni : “la Toscana del calcio a 5…..è fatta da società di bar…”

Beh, se prendiamo per buona questa affermazione del nostro Rappresentante, e dobbiamo prenderla per buona, visto il suo lungo perdurare in questa carica, credo che proprio questo debba essere un punto di partenza.

Se il calcio a 5 non ha concretezza e credibilità, qualcuno dovrà pur aver commesso degli errori?

La colpa è interamente delle società, come qualcuno ci continua a sussurrare negli orecchi, o le linee guida che potevano e dovevano indirizzare tutta la nostra attività sono state scarse e poco coinvolgenti?

Il sentirsi parte di un movimento collettivo si è frantumato pian piano sotto i colpi del poco coinvolgimento, le riunioni di inizio anno, evento quasi storico e punto di ritrovo per tutti gli appassionati sono state lentamente cancellate.

Ci piacerebbe ripartire da qui, fissando nel COINVOLGIMENTO e nell´INFORMAZIONE alcuni punti fondamentali del “nuovo corso”.

Ci sono stati molti cambiamenti negli ultimi tempi, sia tecnici che regolamentari, e molte società hanno potuto prendere nota di questi solo “sbattendoci la faccia”.

Regole di gioco e doppia attività (articolo 118) sono esempi lampanti di come stia cambiando il nostro gioco.

Vogliamo ripristinare la riunione di inizio anno con tutte le società perché torni ad essere un momento fondamentale della nostra attività, così come inserire una riunione tecnica a inizio stagione, tra settore arbitrale, capitani e allenatori.

Questo perché ci sia modo di spiegare e discutere tutti gli argomenti di natura tecnica e disciplinare, lontano dai campi di gioco, e quindi in maniera più serena e distesa, mirando così a creare un clima migliore in campo tra giocatori e direttori di gara.

Nell´attività corrente vorremo ridiscutere l´obbligatorietà del campionato juniores, ad oggi vero e proprio simbolo di un fallimento di obbiettivi, rimasto solo una fucina di multe che a nulla giovano al nostro movimento, discutendo insieme le modalità di inserimento dei “giovani” nelle società di C1 e C2 e perché no….serie D.

Per rimanere in tema di coinvolgimento, è nostra intenzione dare “forza” e visibilità in ogni Comitato Provinciale, al Responsabile Provinciale del Calcio a 5, che dovrà essere presente in sede almeno 1 giorno alla settimana, e che sappia supportare le singole società in ogni aspetto della vita federale.

Tasto dolente, quello degli ultimi tempi, è il rapporto tra Società e settore arbitrale.

Banale dire che senza arbitri non si gioca, così come senza squadre non si arbitra. Partiamo da qui per fare alcune considerazioni che riteniamo estremamente importanti.

Ci piacerebbe creare un ponte di comunicazione forte con gli arbitri di Calcio a 5, dove il rispetto dei ruoli sia alla base di ogni confronto, mettendoci a disposizione con ogni mezzo, per poter far crescere e far fare esperienza ai direttori di gara, che vivono una situazione sicuramente non facile, visto la totale mancanza di un campionato giovanile di base, dove iniziare a fare esperienza, come dovrebbe essere nel naturale percorso professionale.

Avere la possibilità di arbitrare durante la settimana, gare “amichevoli”, potrebbe essere un buon punto di contatto dove poter fare esperienza, in un clima non agonistico, ma sempre di estremo rispetto.

Altro punto fondamentale per iniziare un nuovo percorso è senza dubbio la TRASPARENZA.

Fissare ad esempio, i criteri di ripescaggio e/o di ammissione nei vari campionati, con regole oggettive, ad inizio anno, ci pare un atto dovuto nei confronti di chi profonde sforzi, anche economici per raggiungere degli obbiettivi sportivi, evitando di cadere in antipatiche diatribe sul perché si sia preferito una squadra anziché un´altra.

Sulla guida tecnica della rappresentativa ci siamo già espressi, ma cogliamo l´occasione per ribadire ancora una volta, che chi dovrà guidare la rappresentativa non dovrà essere tesserato per alcuna società, in maniera tale da poter essere libero da qualsiasi pregiudizio, e che possa così seguire in prima persona i nostri ragazzi in giro per la Toscana.

Organizzare stage iniziali in più parti della nostra regione, permetterà di essere più vicini ai nostri giovani, evitando all´inizio, tragitti serali troppo lunghi per raggiungere una sede unica.

Vorremmo sollecitare di nuovo l´organizzazione di eventi di fine–inizio stagione, che possano dare un senso di appartenenza e di aggregazione a tutto il nostro mondo, prendendo spunto da giornate di festa vissute insieme, come l´All Star Game, e il Forum Day.

Chiudo con la speranza di averti trasmettere il vero spirito che accompagna la nostra avventura, con l´augurio che insieme si possa finalmente dare un futuro al nostro calcio a 5.

Sii presente!!

Antonio Scocca