Nella sala giunta del Comune di Prato sono state presentate stamattina le due amichevoli della nazionale italiana, che domani sera alle 20 e mercoledì alle 20.30 affronterà la Romania. A fare gli onori di casa l´assessore allo sport del Comune di Prato, Matteo Grazzini, che ha sottolineato l´importanza dell´evento in un momento difficile per la città, segnata ieri dalla tragedia dell´incendio nella fabbrica cinese, in cui hanno perso la vita 7 persone. La Divisione calcio a 5 era rappresentata dal Presidente, Fabrizio Tonelli, e dal Commissario Tecnico, Roberto Menichelli. Entrambi hanno evidenziato il valore di Prato e del Prato calcio a 5 nella storia del calcio a 5 italiano. A rappresentare il movimento regionale c´erano il delegato regionale Antonio Scocca e i delegati provinciali di Prato e Pistoia, Pier Paolo Fognani e Alessandro Vannucchi. 

In mattinata richieste di autografi, gare di palleggi, sfide sui rigori. Si è trasformata in un bagno di folla la visita della nazionale italiana di futsal all´istituto Ser Lapo Mazzei di Prato, dove gli azzurri di Roberto Menichelli sono arrivati ieri per preparare le due amichevoli contro la Romania, l´ultimo appuntamento del 2013, il penultimo prima dell´Europeo in programma ad Anversa dal 28 gennaio all´8 febbraio. Staff e giocatori si sono intrattenuti oltre mezzora nella scuola media, firmando tanti autografi agli studenti presenti e fermandosi anche a giocare con loro. “Lo scorso anno sono venuto qui in Toscana per il corso allenatori e si era parlato della possibilità di queste gare amichevoli, mi fa piacere che questo sia diventato realtà”, ha ammesso Menichelli, “Tra l´altro si gioca a Prato, dal punto di vista della tradizione è una realtà importante perché qui c´è stata secondo me una delle migliori squadre che il futsal ha espresso in ambito nazionale. Personalmente l´ho seguita molto, perché mi divertiva, appassionava ed emozionava, vinceva le partite ma aveva anche trovato un sistema importante per farlo: abbinava il risultato alle emozioni da trasmettere a chi veniva al palazzetto, ecco perché poi il pubblico si era appassionato. E´ un po´ quello che cerca di fare la nazionale: qualche volta ci riesce, qualche volta meno. Il più delle volte ci siamo riusciti, ma questo non basta, perché bisogna confermarsi. Ci piace cercare di farlo attraverso qualcosa di propositivo, perché è uno sport che ha bisogno di appassionare la gente. Spero che ci siano tante persone a vedere le partite, questo aumenterà il nostro senso di responsabilità perché non vogliamo deludere chi ci guarda”.