Ternana super, Isolotto al tappetto


07/01/2014 - Sfuma il sogno delle Final Eight per la formazione gigliata

La Ternana è cinica e ben organizzata, l’Isolotto, che aveva l’obbligo di vincere con più di un gol di scarto, si arrende per 5–8 e dice addio alla Final Eight di Coppa Italia. “Una qualificazione persa probabilmente per quei minuti finali della gara di andata – il commento del tecnico gigliato Maurizio Colella – mentre quello di oggi è un risultato bugiardo. Siamo partiti male con tre errori in fotocopia e la partita si è così messa in salita. Le ragazze però dal punto di vista dell’impegno hanno dato tutto. Queste partite, l’ho sempre detto, ci servono per crescere, e così sarà: l’obiettivo principale della stagione restano i play–off scudetto. Speriamo di arrivarci crescendo ulteriormente”.
Al PalaIsolotto si è giocato in un’atmosfera di grande sportività, nonostante il clima elettrico della vigilia. La squadra ospite è stata seguita da una rappresentanza di tifosi chiassosi e colorati, che hanno supportato dall’inizio alla fine le proprie beniamine. L’Isolotto era senza Carla Duco, squalificata. Assente anche Debora Iaquinandi, influenzata. Ternana con Cedrino in porta confermata, preferita, come si ipotizzava, alla rientrante Cipriani (che si è scaldata con la mascherina protettiva). L’Isolotto è partito con piglio ma alla prima azione vera Amparo è andata in gol, al 3'30", dopo una respinta corta della difesa. A 5'22” il raddoppio di Neka a cui ha risposto Paula Ulloa per l’Isolotto al 6'. L’illusorio pareggio è arrivato al 10’ con Maione che percorre tutto il campo da sola palla al piede, salta due avversarie e trafigge cedrino: 2–2. Poi arrivano i gol in fotocopia e in sequenza di Amparo e Neka, entrambi dal settore di sinistra, a cavallo del 14'. La frazione si chiude così sul 2–4 e nel secondo tempo la traversa piena colpita da Di Flumeri al 3', col senno di poi sembra un segno del destino. L’Isolotto inserisce sin dal 7’ 30” della ripresa il portiere di movimento, Leticia Martin, ma finisce anche inevitabilmente per scoprirsi. Arrivano i gol di Neka all’11’ (2–5), di Jornet al 12’30” (2–6) nel classico contropiede da portiere avanzato; poi Elena Galluzzi (13’) e Maione (15’30”) accorciano le distanze per le gigliate (4–6), ma al 15’ arriva il 4–7 di Jornet, cinica a mettere in rete dopo un batti e ribatti, e il rasoterra da lontano di Madonna, a difesa gigliata scoperta, per il 4–8 al 17’30”. L’Isolotto ci prova fino all’ultimo e il gol di Maione a 15” secondi dalla sirena non rende meno amara la pillola.
L’Isolotto ora si rituffa nel campionato, dove deve difendere e se possibile incrementare il secondo posto nel girone: domenica c’è la prima di ritorno, in casa al PalaIsolotto (ore 16) contro le sarde del Tratalias.