La Toscana abbraccia Emilia e Liguria


03/04/2014 - A Parma raduno interregionale degli arbitri. Ospiti Serra, Casale e Curci

Domenica 30 marzo, una calda giornata di primavera, una giornata da non dimenticare quella che ha accolto gli arbitri CRA del Futsal dell’Emilia Romagna della Toscana e della Liguria per un inedito ma quanto mai proficuo raduno congiunto interregionale. Un incontro che si è tenuto presso la moderna ed accogliente sezione di Parma dove sin dal primo mattino i “padroni di casa”, il neo eletto presidente Alberto Boschi e l’osservatore del CRA Emilia Romagna Dante Zamboni, erano presenti per dare il caloroso  benvenuto, insieme al delegato del Calcio a 5 dell’Emilia Romagna Riccardo Arnò ed al suo più stretto collaboratore Tito Stampacchia, a tutti gli ospiti che sono intervenuti a partire dagli arbitri e osservatori delle tre regioni ed al componente del Comitato Nazionale Erio Iori, ai componenti del Settore Tecnico Laura Scanu coordinatrice del Modulo Calcio a 5 e Pasquale “Lello” Casale coordinatore del Modulo Attività Associative e Solidarietà, ai delegati per il Calcio a 5 Andrea Serra della Toscana e Gaetano Gangilli della Liguria oltre al responsabile della rappresentativa di calcio a 5 della regione Toscana mister Pietro Curci.

I lavori sono stati coordinati da Riccardo Arnò: dopo la presentazione del raduno ha passato la parola ad Alberto Boschi che si è detto onorato della scelta della sezione da lui presieduta per un raduno così importante ed ha voluto sottolineare l’importanza del calcio a 5 all’interno della nostra associazione e che l’enorme e costante crescita della disciplina e del movimento del Futsal impone oggi la specializzazione non solo regolamentare, ma anche tattica, fisica e atletica degli arbitri.

Erio Iori ha aperto il proprio intervento con una domanda all’apparenza scontata: “Chi sono gli arbitri?”; “Sono persone malate di passione” che unite creano un movimento unico nel suo genere con una sinergia che da forza al gruppo; il calcio a 5 gode oggi di un grande arricchimento tecnico riconosciuto in ambito nazionale grazie al lavoro della Commissione Nazionale, del settore tecnico e di chi come i delegati regionali convenuti dedicano il loro entusiasmo e la loro preparazione a tutti gli arbitri che ormai “brillano” per uniformità di “altissimo livello”. Poi a proposito di gruppo ha insistito sul fatto che gli arbitri di calcio a 5 non devono sentirsi isolati all’interno delle sezioni perché sono parte integrante dell’AIA e pertanto devono sentirsi “appartenenti alla stessa famiglia”.

Su questo aspetto Andrea Serra, portando il saluto del presidente CRA Toscana Matteo Trefoloni, ha voluto ulteriormente rimarcare l’importanza di questo raduno voluto fortemente dai CRA delle tre regioni, che consente un ulteriore arricchimento non solo tecnico grazie al confronto, ma soprattutto umano, quell’arricchimento che ci rimane dentro che consente di trovare in noi stessi la forza e le motivazioni per farci andare avanti anche nei momenti di difficoltà.

E’ stata poi la volta di Gaetano Gangilli che pure ha salutato a nome del presidente CRA Andrea Torti ed ha focalizzato l’attenzione sull’aspetto comportamentale dell’arbitro di riuscire ad instaurare un rapporto, nel rispetto dei ruoli, con il contesto che lo circonda perché questo potrà aiutarlo nei momenti topici della gara; al contrario arroganza e distacco erigono una barriera che non giova a nessuno, in primis all’arbitro.

Il saluto di Sergio Zuccolini presidente del CRA Emilia Romagna, impegnato nella stessa giornata con il raggruppamento per gli esami di qualificazione per Osservatori a Bologna, è stato portato dal componente Vincenzo Algeri che ha rinnovato l’in bocca al lupo per questo finale di stagione complimentandosi con gli organizzatori dell’evento per l’ottima riuscita.

Il raduno è proseguito con l’intervento di Laura Scanu sulla condotta gravemente sleale, il tutto evidenziato ed impreziosito attraverso la proiezione di slide e di filmati. Laura partendo dalla definizione, dai provvedimenti, sia tecnici che disciplinari, dagli elementi base e dai fattori decisionali sulle diverse tipologie di infrazioni, ha interessato tutta la platea grazie soprattutto alla sua preparazione regolamentare e alla capacità di catalizzare l’attenzione di tutti, interagendo con i presenti  sulle varie precisazioni interpretative e suscitando domande e quesiti che gli arbitri delle tre regioni non hanno lesinato. Successivamente ha preso la parola “Lello” Casale che, in vista degli ormai imminenti Play Off e Play Out delle varie categorie regionali, ha riepilogato le specificità dei tempi supplementari ed ha approfondito analiticamente la procedura dei tiri di rigore ripercorrendo con precisione e minuzie di particolari tutti gli aspetti che riguardano il protocollo da seguire e la gestione delle varie situazioni che possono verificarsi: dalle operazioni preliminari, all’eventualità di dover equiparare il numero dei calciatori, dall’ipotesi di esclusione del portiere, dagli incaricati alla esecuzione dei tiri, alla posizione degli arbitri durante la procedura, ecc. Anche in questo caso non sono mancate le domande dei fischietti presenti sempre più interessati all’argomento trattato.

Giunti alle 13.30 tutto il gruppo si è diretto al vicino circolo PRO Parma dove si è ristorato con un lauto pranzo conviviale, durante il quale il gruppo di 100 arbitri si è amalgamato attraverso lo scambio delle rispettive esperienze in campo.

I lavori del pomeriggio hanno privilegiato l’intervento squisitamente tecnico–tattico del mister Pietro Curci il quale per prima cosa ha voluto sottolineare l’importanza dell’aspetto ludico del calcio a 5, evidenziando l’elemento più importante del gioco e cioè il divertimento: “non c’è nessun allenamento fatto bene senza la giusta dose di divertimento”. Ha parlato di quelli che sono i principi basilari della disciplina per analizzare poi le tattiche di gioco con l’applicazione dei vari moduli. Poi ha evidenziato quante correlazioni ci sono nel calcio a 5 tra allenare e giocare, da un lato, e arbitrare, dall’altro: lo studio della gara, il senso tattico, l’armonia di squadra, il momento critico, la perdita di concentrazione–lucidità e le conseguenti scelte sbagliate, la reazione motivazionale e le soluzioni ipotizzabili… insomma tutti elementi ed aspetti propri anche dell’arbitraggio. Anche questo intervento si è concluso con un ampio spazio dedicato alle numerose domande principalmente incentrate proprio sul rapporto di collaborazione tra arbitri e calciatori/allenatori.

Un raduno dunque senz’altro foriero di molti spunti di riflessione perché ha analizzato a 360 gradi la figura arbitrale nel contesto odierno e in una proiezione futura, confidando che fin da subito gli associati facciano tesoro dei preziosi consigli per affrontare al meglio la delicata fase finale dei campionati che, tra Play off e Play out, li vedrà impegnati di qui alle prossime cruciali settimane.