Riunione delle società a Pistoia


05/04/2014 - Gli interventi di Bresci e Tonelli

Si è aperta a Pistoia la riunione regionale tra le società e i vertici della Federazione. 

Riunione “Che Vogliamo...?” – Pistoia 5 aprile 2014
FABRIZIO TONELLI, presidente Divisione calcio a 5
ALFREDO ZACCARDI, vice presidente Divisione calcio a 5
FABIO BRESCI, presidente Comitato Regionale Toscana
VASCO BROGI, vicepresidente Comitato Regionale Toscana

Scocca: “Volevo ribaltare la natura di questi incontri in cui spesso è la federazione che rivolge comunicazioni alle società per lo svolgimento dell'attività. Oggi è importante rovesciare il concetto di discussione, testimoniando un avvicinamento al movimento, accogliendo suggerimenti e lamentele per un calcio a 5 migliore”.

Bresci: “Oggi abbiamo pensato di organizzare un incontro da un titolo che non vuole essere una provocazione. Vorrei ripartire dalla genesi del calcio a 5 in Toscana, con un'evoluzione storica del movimento. Per programmare il futuro bisogna conoscere la storia. Prima fase: promozione a tutto tondo per far nascere il movimento. In quell'epoca accettammo di effettuare una politica di apertura e incentivazione. In Italia, grazie a questa prima fase, siamo stati tra i primi. Poi c'è stata una politica di consolidamento tra le società praticanti, dove abbiamo cercato di spremere il più possibile, cancellando quelle realtà che portavano solo negatività al movimento. Oggi, a discapito di un numero magari inferiore a quello dei primi anni, abbiamo uno zoccolo duro, con dirigenti che non sono più quelli di società da bar. Oggi con Scocca abbiamo una persona giovane, proiettata verso un discorso di sviluppo del movimento. Con questa fase, ed ecco perché siamo qua tutti insieme, per iniziare una nuova era. Uno degli obbiettivi è l'incremento dell'attività della serie D, con la possibilità di creare degli incentivi per le nuove iscrizioni. Bisogna consolidare l'attività giovanile, come gli Allievi e le scuole calcio. Pagare la multa perché non c'è la juniores non è una vittoria per nessuno, né per chi riscuote, né per chi paga. Dobbiamo capire tutti insieme dove indirizzare la prua della nave. Il calcio a 5=scuole, perché nelle palestre si deve praticare il calcio a 5. Un mondo a cui bisogna rapportarsi in un certo modo, entrando con un'attività federale. Quelo che chiedo alle società è una vicinanza, tramite i delegati provinciali e Scocca, al Comitato e alle delegazioni provinciali. Uno dei vuoti che abbiamo è un'inesistenza dell'attività dei tornei federali. Vediamo qual è il gap da colmare con gli enti di promozione”.

Tonelli: “E' la prima volta che facciamo una riunione in Toscana per il calcio a 5, anche in relazione alla storia del futsal in questa regione. Vorrei ricordare i delegati precedenti: Libero Sarchielli, Italo Nannoni, chi ha fatto la storia del calcio a 5 italiano, qui presenti, come Pippo Quattrini. Io rappresento un movimento che vale il 20, 25% delle società della Lega Nazionale Dilettanti, con una crescita qualitativa esponenziale. Scocca sta dedicando le sue giornate al futsal, un delegato votato dalle società, che ha da una parte la necessità di recepire le vostre istanze e dall'altra di segnare con il Comitato Regionale il futuro del movimento. Partiamo da un movimento consolidato in tutta Italia e che ha un valore internazionale che è sotto gli occhi di tutti. Ma dobbiamo guardare anche al futuro, e non possiamo non farlo insieme ai comitati regionali. In questi ultimi anni abbiamo realizzato riforme con la Lnd per lo sviluppo del calcio a 5, raccogliendo indicazioni Fifa:

– Consentire la variazione di attività calcio a 5–calcio a 11.
– L'azzeramento del premio di valorizzazione da calcio a 11 a calcio a 5 e viceversa. A favore della Figc.

Già nei campionati di serie B ci saranno meno limitazioni di partecipazione alle partite, con una minore rigidità: 6 giocatori formati, un solo under 21, senza gli under 25. C'era troppo stacco tra regionale e nazionale.Ho condiviso la volontà di consolidamento forte del movimento. Ora dobbiamo pensare al futuro, ampliando il nostro bacino dal punto di vista quantitativo. Bisogna capire che il calcio a 5 aggiunge risorse alla Lnd. Il sogno è di avere in ogni delegazione provinciale un girone di serie D. Questo per la diffusione territoriale e per fare in modo che il calcio a 5 sia conosciuto in ogni angolo della regione. E' importante in questo senso l'incentivazione economica, ma non solo. Serve una vibrazione positiva da parte delle delegazioni provinciali. E' sul territorio che si gioca il nostro futuro.
Per quanto riguarda l'attività giovanile, il rapporto con le scuole è fondamentale. Io sono pronto ad aiutare anche in termini economici dove c'è una progettualità e una sperimentazione tra scuole e società sportive. E' un impegno che prendo con il comitato regionale e con le società. Cominciamo a farlo. La canzone che il calcio a 5 è uno strumento per entrare nelle scuole, è una battaglia persa nei confronti di federazioni che promuovono l'originale (basket, voley). Noi non siamo un mezzo, ma un fine. Noi dobbiamo promuovere non la copia del calcio, ma il futsal. E' il modo con cui ci approcciamo al mondo della scuola che serve per avere successo. Possiamo vincere quelle difficoltà che il calcio di entrare nelle scuole. Voglio dare atto al comitato regionale di aver scelto di aver partecipato al Torneo delle Regioni “Allievi” con la propria Rappresentativa Allievi. Probabilmente tra due anni nasceranno definitivamente due tornei delle regioni ben distinti per calcio a 11 e calcio a 5. La proiezione quindi è quella di mantenere la qualità già esistente e di aumentare la capillarità sul territorio, anche attraverso l'attività giovanile. Io chiedo di non stare sempre a pensare “cosa fa la Federazione per il calcio a 5, per le società”. Pensate anche a cosa fanno le società per la crescita di questo sistema. Il calcio a 5 nella Figc ottiene ogni anno 10, 15 milioni di euro. I contributi Coni al basket sono, ad esempio, di 7 milioni. Il mondo del calcio a 5 deve capire di partecipare al mondo della Figc e non sentirsi vittime.