Caso Madrid: botta e risposta spagnoli–Prato


16/11/2016 - Madrid, Solano e Cachon rivelano la propria versione. La risposta del Prato

Dopo la clamorosa fuga di David Madrid, Sergio Solano e Victor Cachon, ed il comunicato del Prato calcio a 5 relativo all'episodio, si attendeva una replica dei tre spagnoli, che è arrivata attraverso il portale doblepenalti.com, di cui riportiamo la versione originale e la traduzione in italiano. Il titolo dell'articolo è eloquente: El ‘infierno’ de Víctor Cachón, Sergio Solano y David Madrid en el Prato C5 italiano. Durissime le accuse rivolte al club laniero, che ha prontamente risposto con il comunicato che pubblichiamo sotto. 

Víctor Cachón y Sergio Solano ficharon por el club italiano Prato C5 a finales de agosto y, desde entonces, comenzaron los incumplimientos del club, agravados durante los últimos días con amenazas a los propios jugadores, sus mujeres y sus hijos. 
El club decide deshacerse de los jugadores, siendo Cachón el máximo goleador del equipo y rindiendo ambos a buen nivel. Tanto es así que el entrenador, David Madrid, no está de acuerdo con el club y apoya a los jugadores. Es entonces cuando el Club decide prescindir de los tres y comienzan las amenazas, muy subidas de tono: Imposición de multas y sanción; no volver a jugar más; tener cuidado con mujer e hijos; “la mafia no habla, la mafia actúa”; no dar comida ni sueldo… Después de estas amenazas y las condiciones de vida (falta de comida suficiente, gastos sin pagar, sin lavadora, impagos…) los jugadores contactan con la Asociación de Jugadores y deciden regresar a España.
Víctor Cachón, según contrato, tendría casa en Prato y le alojaron en Montemurlo a 15Km de Prato teniendo que pagarse la gasolina; las camas estaban rotas y tenía que dormir en el suelo; la bañera estaba atascada, sin lavadora, sin internet, con una nevera de hotel, la cocina inservible y tenían que lavar la ropa y ducharse en el pabellón o en casa de algún compañero.
En el caso de Sergio Solano, que llega solo a Prato, le colocan en una vivienda de tres habitaciones junto a 4 jugadores más. Se le salen los pies de la cama, sin calefacción, una nevera pequeña para 5 personas, sin lavadora hasta octubre, sin internet… según contrato. 
Y en cuanto a David Madrid, tuvo que cambiar de vivienda junto a su mujer y su hijo de 3 años nada menos que 5 veces, pasando por hoteles con camas en el suelo o viviendas sin lavadora, sin microondas… Ni que decir tiene que el club ADS PRATO C5 deja a deber salarios a los jugadores y al entrenador.
La Asociación de Jugadores de Fútbol Sala, por medio de su abogado ha remitido diversos faxes tanto al Club ADS Prato C5; como a la Federación Italiana de Fútbol y a la FIFA, poniendo en conocimiento de dichos estamentos la forma de actuar del club italiano. Instando al club a dar la baja federativa a los jugadores y al entrenador y a abonarles las cantidades adeudadas.

 

Victor Solano Sergio Cachon hanno firmato con il club italiano Prato C5 a fine agosto e da allora, cominciarono le inadempienze del club, aggravate negli ultimi giorni con minacce per i giocatori stessi, le loro mogli e figli. Il club decide di liberarsi dei giocatori, Cachón capocannoniere della squadra, e rendendo entrambi ad un buon livello. Tanto che l'allenatore David Madrid, non è d'accordo con il club e supporta i giocatori. E' quindi il club ha deciso di fare a meno del tre iniziando le minacce, molto pesanti: Imposizione di multe e sanzioni; di non giocare più; prestare attenzione a donne e bambini; "La mafia non parla, la mafia agisce"; non dare cibo, nè stipendio... Dopo queste minacce e le condizioni di vita (mancanza di cibo sufficiente, spese non pagate, senza lavatrice, inadempienze...) I giocatori in contatto con l'Associazione Calciatori decidono di tornare in Spagna. Victor Cachón, secondo il contratto, doveva avere la casa a Prato e lo alloggiarono a 15 Km da Prato, a Montemurlo, dovendo pagare la benzina; i letti erano rotti e ha dovuto dormire sul pavimento; la vasca da bagno bloccata, senza lavatrice, senza internet, con un frigorifero da hotel, la cucina inutilizzabile e ha dovuto lavare i vestiti e fare la doccia al palazzetto o casa di un collega.
Nel caso di Sergio Solano, appena arrivano a Prato, lo hanno collocato in un appartamento di tre stanze con altri 4 giocatori. Il letto troppo corto per lui, senza riscaldamento, con un piccolo frigorifero per 5 persone, senza lavatrice fino a ottobre, senza internet ... come era secondo il contratto. E per quanto riguarda David Madrid, ha dovuto cambiare casa con la moglie e il bambino di 3 anni non meno di 5 volte, passando per alberghi con letti sul pavimento o case senza lavatrice e forno a microonde ...Inutile dire che il club Prato C5 ha lasciato senza stipendi i giocatori e l'allenatore.
L'Asociación de Jugadores de Fútbol Sala, attraverso il suo avvocato ha inviato diversi fax sia al club Prato C5 che alla Federazione Italiana Giuoco Calcio e alla FIFA, mettendo a conoscenza del modus operandi del club italiano. Sollecitando il club per dare lo svincolo ai giocatori e l'allenatore e pagare loro gli importi dovuti.

IL COMUNICATO DI RISPOSTA DEL PRATO C5

La società Prato Calcio a 5 invita tutti gli interessati a leggere il comunicato ufficiale che segue, precisando che da questo momento la parola passa agli avvocati ed ai tribunali. Ci tuteleremo in tutte le sedi possibili.

Prato, 16 novembre 2016

Adesso basta, c’è un limite a tutto.
Crediamo che sia giunto il momento di dire la verità e di ribattere a menzogne che sono molto al di là di un film che potremmo intitolare “Ai confini della realtà”. Fino ad oggi siamo stati zitti per non turbare l’ambiente ed i ragazzi rimasti nella nostra squadra. Di fronte a certe cose che ci è capitato di leggere in queste ultime ore, non possiamo però più stare zitti. Teniamo a precisare alcune cose prima di scendere in alcuni dettagli di questa squallidissima vicenda, altri dettagli li esporrà il nostro legale a cui è già stato dato ampio mandato per tutelare il nostro buon nome in tutte le sedi competenti e chiedendo sanzioni quanto più dure possano essere applicate a queste tre persone secondo le regole esistenti.

Cominciamo.
1) La Società è al lavoro ed ha già alcune trattative avviate per la definizione del nuovo allenatore che sarà sempre di alto profilo; questo senza nulla togliere a Stefano Tesi che in questi giorni sta dando anima e corpo per condurre gli allenamenti sia della prima squadra sia dell’Under 21;
2) sul fronte del mercato molti giocatori sarebbero onorati di vestire la nostra gloriosa maglia e di far parte di questo team ed anche lì trattative quasi concluse porteranno in terra laniera elementi di alto spessore tecnico;
3) vorremmo ringraziare tutti quei procuratori, allenatori e giocatori che ci stanno dando piena solidarietà conoscendo le vicende pregresse del signor David Madrid, sia in Spagna che in Ungheria;
4) noi non abbiamo mai minacciato nessuno: né uomini, né mogli, né bambini; di queste accuse infamanti e di tutte le altre, che rigettiamo in toto, parleremo con calma in tribunale;
5) fino al momento della loro fuga, le tre persone avevano ricevuto gli emolumenti pattuiti.

Questione Victor Cachon
1) Cercando di sintetizzare anche perché non vogliamo dare troppi punti di riferimento, andiamo ad esporre i fatti.
2) Il signor Cachon solo pochi giorni prima della partenza ci comunicava che con lui viaggiava sempre il suo cane Lucas e diceva che se noi avevamo qualcosa in contrario, lui doveva rinunciare a venire al Prato in quanto non sapeva a chi lasciarlo; gli abbiamo risposto che noi non abbiamo nulla in contrario anzi tutti noi abbiamo degli animali a casa a cui teniamo molto e quindi capiamo la sua esigenza. Purtroppo il proprietario dell’appartamento destinato a Cachon non gradiva animali e non ci ha più firmato il contratto per la casa;
3) il signor Cachon si è presentato in aeroporto e il veterinario di Iberia non lo ha fatto partire ritenendo il viaggio rischioso per Lucas;
4) il signor Cachon ci comunica che l’unica soluzione per lui è tornare a Cadice, prendere la sua auto e venire così in Italia;
5) arrivato in Italia lo abbiamo sistemato in appartamento di 130 metri quadri con 3 stanze da letto, cucina, sala, ripostiglio e soffitta, abitazione già usata nella passata stagione da altri giocatori della società Prato Calcio a Cinque, senza alcun problema;
6) dopo qualche giorno ci comunica che il letto è rotto e ci invia delle foto, il letto in questione è stato rapidamente sostituito, quindi le foto pubblicate (riferite al vecchio letto) sono difformi dalla realtà;
7) crediamo che in ogni casa qualche volta si sia otturato qualche scarico e così è successo alla vasca da bagno dell’abitazione del signor Cachon, che è stata prontamente stasata con una semplice sostanza sgorgante; dopo quasi 20 giorni il signor Cachon ci dice che lo scarico della vasca è nuovamente otturato; abbiamo inviato prontamente l’idraulico, che ci ha consigliato di far intervenire il proprietario in quanto per risolvere il problema alla radice andrebbe tolta qualche mattonella e rimesso un tubo nuovo, cosa che è stata fatta nell’arco di pochi giorni, quindi riteniamo le foto altrettanto strumentali;
8) il contratto del signor Cachon prevedeva internet in casa, più volte abbiamo invitato il signor Cachon ad andare a fare il contratto a suo nome che la Società Prato Calcio a 5 gli avrebbe dato i soldi delle spese e delle bollette con effetto immediato senza nemmeno attendere la naturale scadenza delle stesse;
9) l’abitazione del signor Cachon sita in Via Martiri della Libertà a Montemurlo dista dall’impianto di gioco sito in Via Piazzale del Palazzetto km 4,8 circa, 4 o 5 minuti di auto forse e non come si dice ai confini del mondo; quindi anche questo corrisponde al falso ed è tutto strumentalizzato;
10) si pubblicano foto con stendini dentro il palazzetto, i quali tra l’altro ci davano estremamente fastidio come Società; facciamo presente che esisteva una lavatrice in casa del signor Cachon, dove avrebbe potuto comodamente lavare i panni, il medesimo però insisteva che gli venisse cambiata perché a suo dire vecchia, ad oggi che l’abbiamo potuta provare pur essendo datata funzionava benissimo, nonostante ciò per molti giorni ha fatto in modo che l’incaricato per installare una nuova lavatrice non riuscisse nel suo intento non facendosi il signor Cachon trovare in casa; aveva una terrazza e due camere vuote dove stendere i panni come in tutte la famiglie;
11) si parla di mancato rimborso della benzina per il tragitto da casa al palazzetto, scusate signori ma il signor Cachon solo ed unicamente per esigenze personali veniva in macchina non certo su richiesta o accordo con la Società;
12) il signor Cachon per oltre 30 giorni di sua spontanea iniziativa andava a pranzo e cena nei ristoranti e lasciava i conti da pagare alla Società nonostante gli fosse stato detto più volte che se voleva andare a pranzo e cena fuori lo poteva fare ma a spese sue e non della Società, che provvedeva a fargli la spesa settimanale; in oltre 30 giorni abbiamo speso di ristorante per il signor Cachon e signora oltre 1.200 euro di cui a lui sono stati defalcati solo 400 euro e questo per il buon vivere; nessuno ha mai multato il signor Cachon, anche se lo meritava e non poco. Al signor Cachon è stato defalcato anche il biglietto aereo della compagna ed il medesimo pretendeva che lo pagassimo noi anche se nel contratto è ben specificato il numero dei biglietti aerei riservati al solo giocatore.
13) altri particolari li esporremo in tribunale.

Vicenda Solano
1) Premettiamo che nella casa dove viveva il signor Solano abitano anche i signori Murilo, Perez e Karaja; è una casa di 127 metri quadri sita in un condominio in una zona residenziale di Prato, a un paio di chilometri dal palazzetto;
2) è vero che il contratto del signor Solano prevedeva camera singola e solo per un breve periodo non è stato così in quanto attendevamo l’arrivo della compagna di Josiko per trasferire Josiko e compagna in altro appartamento e così è stato fatto, dopo di che il signor Solano ha avuto camera singola come da contratto; le foto pubblicate sono qualcosa di ignobile, nello stesso appartamento ci vivono gli altri giocatori e basta chiedere a loro le condizioni di vita come sono, quindi tutto il resto non lo comprendiamo. Non più tardi di sabato 5 novembre il signor Solano in un’intervista video pubblicata sul nostro sito e sul canale Youtube si dimostrava contento e dichiarava di trovarsi bene a Prato. Anche qui altri particolari li esporremo in tribunale.

Vicenda David Madrid
1) Qui siamo veramente ai confini della realtà della mistificazione più totale e assurda che si possa immaginare.
2) In fase di trattativa chiedevamo al signor Madrid se avesse abilitazione di primo livello per allenare in Italia, lo stesso ci rassicurava che non c’erano problemi, sintetizzando ci arriva un documento ufficiale della FIGC dove ci dicono che il livello del signor Madrid fuori dalla Spagna è valido solo per poter allenare i bambini;
3) il signor Madrid, con famiglia, ha vissuto per oltre un mese in hotel di prestigio nel centro storico di Prato, con pranzo e cena nei ristoranti a totale spese della Società in quanto nessun appartamento visionato era di gusto della signora Madrid, nonostante in fase di trattativa fosse stato richiesto dal signor Madrid un monolocale. Capiamo che essere serviti e riveriti e non sporcarsi nemmeno le mani per far da mangiare sia molto più comodo;
4) a pochi giorni dell’inizio del campionato chiedevamo spiegazioni al signor Madrid perché la FIGC ci scriveva che lui non era abilitato ad allenare in Italia e lui sempre molto vagamente ci diceva che doveva pagare una tassa o qualcosa di simile ma non la voleva pagare; noi gli abbiamo fatto un esempio che se uno vuol fare l’autista la patente se la deve pagare lui e non la ditta di trasporti per cui vuole lavorare, detto ciò abbiamo ritenuto di dover prendere informazioni in Spagna e lì da più soggetti ci è stato fatto un quadro sconvolgente della persona Madrid e dei suoi problemi in qualche spogliatoio e gli spagnoli che giocano in Italia sanno di cosa stiamo parlando ed anche qui saremo più esaurienti in tribunale;
5) nonostante ciò abbiamo deciso di far finta di niente e continuare il rapporto con la speranza di arrivare a fine stagione anche se oramai vedevamo il signor Madrid con un’ottica ben diversa da quella iniziale. Sorvoliamo sull’atteggiamento nei confronti dei giocatori infortunati, che ha provocato sdegno nella società ed attriti con i medesimi; sorvoliamo su moltissime altre vicende delle bugie dette alla società ed ai giocatori mistificando la realtà e la verità; sorvoliamo su altre questioni solo per non dare nessun vantaggio al signor Madrid perché in tribunale dovrà rispondere di molte cose sulla sua etica professionale e non.

Cordiali saluti.