C1: Ripercorriamo il cammino dell´Elba
Elba 97 in Serie B. Sono passati sei giorni dal trionfo della società isolana, che ha conquistato la storica promozione nel campionato nazionale battendo il San Giovanni. Un trionfo che parte però da più lontano e più precisamente da quella ricostruzione attuata dal Direttore Generale Mauro Del Bono, e cominciata all'indomani dell'amara retrocessione in C2 del 2012. Sono serviti tre anni di meticolosa ricerca dei giocatori e di assestamento societario per tornare a puntare al massimo campionato regionale e di lì alla Serie B. La Serie D sfiorata nel 2012/13 e le salvezze dei due anni successivi, hanno permesso di gettare le basi per l'ultimo sfavvilante biennio. Il primo tassello è stato quello dell'allenatore. Dall'estate del 2012 la guida della squadra è stata affidata ad Andrea Linaldeddu, già in campo con la maglia dell'Elba, che ha cominciato a plasmare il nuovo gruppo. L'anno scorso il grande rilancio. Il mercato estivo, sempre improntato sulla ricerca di nuovi talenti provenienti dal calcio a 11, porta in dote Salvatore Candrian e dai cugini del Soul Sport, Simone Bozzini e il figliol prodigo Francesco Miceli. L'Elba dà vita ad una battaglia entusiasmante con Vigor Fucecchio, Massa e Real Livorno, conquistando la promozione ai danni di quest'ultimo in una fin troppo accesa finale playoff. La squadra che torna nel massimo campionato regionale dopo quattro anni di assenza presenta pochissimi punti di contatto con quella della retrocessione nei playout contro il Tripetetolo. I reduci sono il veterano Francesco Brundu, che a 50 anni si è tolto la soddisfazione di andare in gol anche quest'anno, il portierone Paolo Criscuolo, la bandiera Andrea Demi, Nicolae Iavita, il bomber Miceli e l'altro portiere Nicola Zamboni, oltre naturalmente al tecnico Linaldeddu, all'epoca ancora giocatore.
I pronostici – Secondo molti addetti ai lavori l'Elba che si presenta ai nastri di partenza della C1 2016/17 ha tutte le carte in regola per puntare in alto. Il mercato ha regalato una rosa ampia e completata dal ritorno di Armando D'Alessio dall'esperienza in B al Pistoia. Con lui si completa il terzetto dei tenori con Candrian e Miceli. Qualcuno, tra cui il coordinatore delle rappresentative Simone Banchini che ha affrontato l'Elba in C2, parla di squadra favorita per la promozione. Molti altri si limitano ad inserirla nel drappello delle outsider che cercheranno di strappare il titolo alla super favorita dell'estate: il Firenze. L'Elba ha un gap da limare rispetto alle altre, tre punti di penalizzazione e prima giornata in campo neutro anziché nel fortino di casa.
La cavalcata – La squadra di Linaldeddu cancella subito il –3 in classifica battendo la Verag Villaggio alla prima giornata con un secco 5–2. I tre tenori sono già decisivi: due gol per Miceli e D'Alessio e gol di Candrian. Alla seconda giornata il primo stop, contro una delle favorite per le posizioni che contano, l'Euroflorence dei fratelli Pini. L'Elba resta così a zero punti, ma da quel momento non sbaglia più un colpo per tredici partite. Il 7 ottobre travolte la Lastrigiana 10–4 ed infila una striscia di vittorie che si conclude il 3 febbraio con il 5–3 al San Michele Cattolica Virtus. In mezzo ci sono soprattutto il 6–4 del 21 ottobre al Firenze, che abbatte le ambizioni dei gigliati, a cui segue il 4–2 in casa del Real Livorno. L'11 novembre va in scena la sfida infinita con la Vigor Fucecchio, regolato 2–1 con le reti di Demi e Candrian. Il girone di andata si chiude con l'8–2 al Pontedera. L'Elba si laurea campione d'inverno con quattro punti di vantaggio sull'Euroflorence, cinque sulla Vigor Fucecchio, otto sul Real Livorno e nove sul Firenze. Il girone di ritorno si apre con quattro vittorie di fila, che permettono ai ragazzi di Linaldeddu di volare sul +8 sul Real Livorno, diventato la seconda forza del campionato. A questo punto arriva il fisiologico calo di una squadra che per quattro mesi ha viaggiato a cento all'ora. Il 10 febbraio secondo stop stagionale, 3–2 in casa del Firenze. Seguono il rocambolesco 4–4 contro il Real Livorno (avanti 4–0 a pochi minuti dalla fine) e l'inatteso 3–3 in casa della Mens Sana. Si arriva così allo scontro diretto contro la Vigor Fucecchio con soli tre punti di vantaggio sui rivali. Al "Monica Cecchini" il 3 marzo va in scena la sfida delle sfide. Elba senza Candrian, Vigor senza il baluardo Pandolfi tra i pali. Finisce 4–2 con i gol di Bozzini, Anselmi e la doppietta di Miceli. E' il preludio alla grande festa di San Giovanni, dove l'8–3 rifilato ai valdarnesi vale la promozione in Serie B con due giornate di anticipo.
Numeri – Oltre alle tredici vittorie consecutive ottenute tra la terza e la quindicesima giornata, l'Elba al momento vanta anche il miglior attacco con 105 reti all'attivo. Suo il capocannoniere, Candrian con 36 reti, ed il vice, Miceli con 29. Il terzetto Candrian–Miceli–D'Alessio ha messo a segno 80 delle 105 reti isolane, ovvero il 76% del totale. Nessuna sconfitta casalinga per la squadra di Linaldeddu, che non perde al "Monica Cecchini" da 21 partite, ovvero dal 6–5 contro il Massa del 2 ottobre 2015.
Curiosità – L'Elba è la terza squadra a riuscire nel doppio salto di categoria negli ultimi dieci anni. L'ultima a riuscirci era stata la Terranuovese nel 2011/12, vincendo la C1 dopo aver ottenuto la promozione dalla C2 tramite i playoff. Stessa cosa che accade per la Cmc Livorno nel 2009/10. Meglio di loro fece, undici anni fa, la Futsal Fiorentina, che prima vinse la C2 e poi la C1.