L´intervista: Claudia Tarchiani


28/08/2018 - L´allenatrice del Firenze alla vigilia del suo primo campionato nazionale

Il Firenze calcio a 5 mancava da una categoria nazionale dalla stagione 2005/06, quando la squadra maschile disputò la Serie B. In panchina c'era Gabriele Benedetti, oggi dirigente responsabile di quella sezione femminile che ha riportato una delle più gloriose società toscane su palcoscenici che sembravano ormai solo uno sbbiadito ricordo. Nell'anno della retrocessione dei ragazzi in C2, sono state le ragazze a riportare in alto il club biancorosso con una storica promozione in A2. Il comandante che ha condotto il veliero alla meta è stata Claudia Tarchiani, allenatrici di lungo corso che finalmente può coronare la propria carriera con una vetrina di questo tipo. Una donna abituata a raggiungere traguardi storici. Era sulla panchina della Rappresentativa, in felice coabitazione con Mirco Buraschi, quando in Lombardia fu raggiunto il primo quarto di finale della Toscana Femminile al Torneo delle Regioni. Lavoro, sacrificio, premiati dagli ultimi 12 mesi fantastici: Coppa Toscana, Campionato e premio di miglior allenatrice agli ultimi Toscana Futsal Awards. 
Claudia si avvicina l'inizio della preparazione. Un momento sempre speciale per ogni allenatore. Per te che significato avrà quest'anno?
Questa nuova stagione avrà un significato tutto particolare e sopratutto rappresenta per me l’apice di una lunga carriera nella quale sento di essere ancora in credito. Ho speso anni ad insegnare calcio a 5 e a trasferire la mia passione per questo sport a tutte le giocatrici che mi sono passate davanti. Sono mesi che preparo ormai quella che si chiama ancora preparazione, termine per me un po’ superato, sperando di fare un buon lavoro insieme al mio staff (impagabile) che ricordo è composto da Bebi, Agnoletti, Polito e Neri Serneri.
Per te, come per la maggior parte del tuo gruppo di giocatrici, si tratta del primo anno nel nazionale. Sensazioni?
E’ un privilegio essere arrivati a questo punto sia per me che per le ragazze. Le mie sensazioni sono positive, ho sempre molta adrenalina addosso e molta voglia di fare, anche se so che sarà un campionato molto difficile. Sono consapevole che ci sarà da lavorare tanto perché è l’unica cosa che dipende da noi.
La scelta è stata quella di confermare praticamente in blocco la squadra della promozione, inserendo acquisti mirati. Cosa ti aspetti quest'anno dal gruppo storico e cosa dalle nuove ragazze?
Le ragazze che hanno condotto la cavalcata vincente verso i due traguardi della passata stagione si meritavano di essere parte del gruppo che si giocherà la serie A2; da qui a pensare di essere all’altezza ce ne passa; quindi mi aspetto da parte loro una consapevolezza massima sul fatto che la nostra società ci ha regalato questo sogno facendo uno sforzo economico non indifferente (e non è sempre cosi scontato) e un impegno sempre al massimo con il divertimento, l’ entusiasmo e la sana competizione visto che la rosa sarà bella sostanziosa. Le nuove ragazze hanno fame e ognuna di loro ha un motivo interessante per intraprende questa avventura con noi. Sarà un bel mix.
Facciamo un passo indietro.... di 365 giorni. Estate 2017. Ti aspettavi di iniziare una stagione così trionfale per te e per il Firenze?
Sinceramente sapevo che avevamo allestito una bella squadra e finalmente dopo tanti anni ripartivo con un blocco solido dove c’erano solo da inserire i nuovi acquisti su un impianto di gioco collaudato. Dopo il mercato di settembre di Arpi Nova e San Giusto (ex giocatrici New Depo) ho pensato che le favorite per il titolo finale potevano essere loro. Tuttavia avevamo lavorato bene in estate andando a mettere quei tasselli giusti che a noi servivano, grazie al lavoro instancabile di Gabriele Benedetti (come del resto ha fatto anche quest’anno) e di Silvia Borselli che mi affiancarono nella ricerca. Sono contenta che questa programmazione abbia dato i frutti sperati, con una squadra che ha realizzato il miglior attacco, la miglior difesa, vincitrice di Coppa e Campionato.
Cosa significa per voi aver riportato una società così gloriosa sui palcoscenici nazionali dove mancava dal 2006?
Forse non ce ne siamo davvero rese conto subito, ma vedere il presidente Mondì cosi preso e cosi fiero di noi mi ha fatto capire che dovevamo aver fatto qualcosa di davvero speciale. La cosa bella è stata quella di aver creato entusiasmo all’interno della società. Abbiamo avuto apprezzamenti e riconoscimenti dagli addetti ai lavori e dai ragazzi delle varie squadre, C, Juniores, allievi. Ci siamo sentiti una grande famiglia orgogliosa di indossare il #gigliosulpetto.
Coppa Italia, girone, calendario... cosa ti aspetti da questo campionato e dalle vostre avversarie.
Non conosco nessuno e sono contenta che quest’anno mi troverò di fronte sempre sfide nuove che, per una che ama la strategia è uno stimolo e un divertimento. Abbiamo subito una trasferta in Emilia Romagna contro il Sassoleone che ha giocatrici di livello, sarà subito un bel banco di prova! Credo tuttavia che il campionato sarà interessante proprio perché è una cosa nuova, fermo restando che sappiamo di essere le Cenerentole del girone. Sono tuttavia convinta che potremmo trovare un principe azzurro quando meno te lo aspetti.
Il derby con il Pelletterie chiuderà girone di andata e campionato. Una sfida particolare in un turno che può essere molto delicato.
Le nostre cugine fanno parte di una squadra che di partenza farà un campionato diverso dal nostro proprio per la ricca campagna acquisti che hanno fatto. Hanno dalla loro un anno di esperienza in questa categoria e non è poco, ma noi siamo abituate a lottare e lo faremo su tutti i campi. Spero che si possa arrivare a quella data con la possibilità di vivere la partita in tranquillità, perché entrambe le squadre hanno raggiunto il loro obiettivo con una giornata di anticipo.