Lastrigiana, parla Daniele Bonucci


14/03/2019 - Il Direttore Sportivo biancorosso sulla promozione sempre più vicina con dedica speciale al Presidente Barnini

Domani sera la Lastrigiana potrebbe festeggiare un traguardo inseguito con grande forza negli ultimi anni, quella Serie B sfumata due volte ai playoff. Alla vigilia del derby contro il Signa, il più sentito. e che potrebbe diventare quello che regalerà la vittoria del campionato, il Direttore Sportivo Daniele Bonucci parla dell'avvicinamento alla gara con una dedica speciale, quella al presidente Barnini. 
Daniele, siete vicini al traguardo. Domani potrebbe arrivare questa tanto sognata promozione in B, sensazioni?
Alle sensazioni sicuramente positive che vengono dal campo, purtroppo si contrappongono quelle non particolarmente piacevoli che vengono dall’esterno perché abbiamo il nostro Presidente Riccardo Barnini che sta lottando come un leone contro una malattia che lo blocca in ospedale e quindi non può partecipare insieme a noi alle vicende sportive. Ed è a lui che tutti i ragazzi vogliono provare a dedicare domani sera questa promozione, perché se tutti siamo lì a lottare per questo storico traguardo per la società il merito è principalmente suo. E' lui che negli anni ha portato avanti la attività, con il supporto dei dirigenti “storici”, ma è lui che per primo ha fatto innumerevoli sacrifici per arrivare dove forse domani riusciremo ad arrivare, è grazie a lui che quest’anno siamo riusciti a costruire una Under 19, è grazie a lui se tanti ragazzi che avrebbero potuto anche andare a giocare in categorie superiori sono rimasti da noi e quindi non posso a nome di tutti i ragazzi, dirigenti, tifosi dirgli semplicemente GRAZIE.
Da quando sei arrivato alla Lastrigiana l'obbiettivo è sempre stato questo. Come avete pianificato in società questa stagione? 
La pianificazione quest’anno non è stata semplice, ci sono state come sai numerose problematiche legate alla ricerca delle quote, poi grazie anche al mercato di “riparazione” abbiamo risolto positivamente la problematica. Tanti giocatori poi l’anno scorso hanno deciso di intraprendere altre strade e quindi non dico una bugia se ti scrivo che a metà Luglio eravamo in sei. Poi l’opera del mister e del presidente ci hanno consentito di allestire una squadra altamente competitiva.
Sul campo i meriti sono di allenatore e giocatori, ma senza una società forte difficilmente si possono raggiungere questi risultati. 
Hai perfettamente ragione e qui vorrei ringraziare pubblicamente tutti i dirigenti che hanno operato nell’ombra ma senza la cui presenza certi risultati non si raggiungono. Visto che mi hai dato la possibilità faccio nomi e cognomi perché è giusto ringraziare anche loro: il mitico Andrea De Re, che si occupa professionalmente della gestione della pagina facebook, che per quanto semplice ma quest’anno ha visto quintuplicarsi gli accessi, Vincenzo Cutuli, Mauro Mangini e Piero Bianchi i nostri tre accompagnatori che non hanno mai fatto mancare il loro supporto né agli allenamenti né alle partite (e sai te quanto difficile sia trovare persone che danno la disponibilità post impegni lavorativi e post impegni familiari), Denis Ceccarelli, accompagnatore della squadra Under 19, sempre presente, una nuova figura dirigenziale imprescindibile per la società, Claudio GiovannelliI storico preparatore dei portieri, Mirko Rocchini sponsor e dirigente, due tifosi che non sono mai mancati il Venerdì sera Davide e Alessandro. 
Sei cresciuto come dirigente nell'Isolotto del presidente Borsieri. Hai avuto brevi passaggi in altre società. Cos'hai trovato alla Lastrigiana che ti abbia fatto sentire a casa? 
Un gruppo di dirigenti fatto di veri “uomini”, persone semplici, ma di grande disponibilità e poi consentimi di ringraziare davvero tutti i ragazzi. Lo ho fatto ieri sera e lo farò ancora tra le quattro mura dello spogliatoio, ma davvero un grande gruppo, ragazzi che pure in mezzo ad infortuni, malattie, non sono mai mancati ad allenamenti e partite, con la voglia sempre e comunque di superare gli ostacoli e di portare a casa il risultato. Giocatori probabilmente che meritavano anche altri scenari ma con grande umiltà si sono messi a disposizione, un esempio per tanti ragazzi di oggi. Anche qui, ma senza fare nomi e cognomi, consentimi di raccontarti un episodio per dimostrarti la forza delle singole persone e quindi del gruppo: un ragazzo mercoledì scorso agli allenamenti prima della importante partita con la Euroflorence ha espressamente chiesto al mister di non essere convocato perché non si era allenato bene e quindi “non c’era con la testa”. Questo penso possa spiegare tutto e quindi grazie di nuovo a tutti e concludo con un "Forza Riccardo, ora viene il bello. Non è il momento di mollare!"