Luca Egiziano si ritira
Lascia il calcio a 5 giocato Luca Egiziano, uno degli ultimi giocatori in attività campioni d'Italia con la Rappresentativa Toscana 2001. Un giocatore che nel corso di quasi un ventennio ha saputo guardagnarsi il rispetto su tutti i campi dove ha giocato. I tanti club di cui ha onorato la maglia li elenca lo stesso "Faraone" nella lunga lettera di commiato al futsal, pubblicato sulla pagina Facebook della sua ultima società il Signa.
"Come due amiche mi hanno scritto citando una delle più belle e famose canzoni dei Queen “too late, my time has come, sent shivers down my spine, body’s aching all the time, Goodbye everybody I’ve got to go…” e puntuale il mio momento è arrivato.
Dopo 36 anni di “attività” con il pallone fra i piedi, è arrivato il momento di dire basta e di appendere le famose scarpe al chiodo.
E di conseguenza, è arrivato il momento dei saluti e dei ringraziamenti.
Ho girato un po di società fra calcio e calcio a 5 quindi non mi metterò a fare i nomi di nessuno in particolare perché sicuramente dimenticherei qualcuno e non voglio che ciò accada. Chiunque abbia passato anche solo 5 minuti al mio fianco in questo meraviglioso percorso della mia vita è parte fondamentale di tutto ciò e, che sia stata persona gradita (quasi tutti) o meno (pochissimi) dal sottoscritto, merita tutta la mia gratitudine. Ho imparato ed ho fatto tesoro di tanti particolari e insegnamenti, da chi mi ha fatto “male” a chi mi ha dato tanto a livello umano e sportivo. Non sono e non mi sono mai catalogato come un “fenomeno”, anzi, ma in questa mia passione ci ho messo tutto me stesso e ho dato tutto l’impegno che ho potuto.
Mi sono tolto veramente tantissime soddisfazioni che rimarranno sempre impresse nel mio cuore e nei miei ricordi, dai vari campionati vinti alle varie salvezze ottenute in situazioni a volte drammatiche e a volte inaspettate.
Quindi GRAZIE prima di tutto alla mia famiglia che mi ha permesso di poter arrivare a 41 anni e poter continuare a giocare senza avere i “bastoni fra le ruote”, a mio figlio Massimo che sin dai primi giorni di vita era con me dentro i palazzetti e a mia figlia Alyssia che ne ha seguito le orme. Grazie alla mia dolce metà che mi ha supportato, sopportato e “dato spazio a suo discapito” per permettermi di continuare a svolgere la mia più grande e unica passione.
Un doveroso grazie va a chi parla continuamente del movimento calcio a 5 e senza il quale non saprei come potrebbe andare avanti senza le sue informazioni, dati statistici, sondaggi etc., quindi un grazie a Pallaalcentro.org e a Pietro Curci in primis che l’ha fondato e a Nicola Giannattasio poi che ha proseguito la gestione.
Un grazie a Isolotto, Firenze 5 e Florence sporting club, società di calcio a 11 dove ho giocato.
Un grazie, il più importante, a Isolotto calcio a 5 e soprattutto un grazie che non potrà avere mai trovare la fine a quelle due splendide persone che mi hanno portato ad iniziare il mio percorso nel calcio a 5, il mio amato zio Massimo e l’immenso Giuliano Borsieri, che oggi purtroppo non ci sono più fisicamente, ma che sono sempre presenti.
Un grazie poi a Dlf, Geraci, VC la Fondiaria, Sorms Gilbarco Cecchi, Verag Villaggio, Firenze calcio a 5 a tutti i loro dirigenti, allenatori e compagni di squadra.
Una menzione particolare la meritano 3 società con le quali si sono instaurati dei rapporti che vanno oltre al semplice lato sportivo:
Prima di tutti viene la Tripetetolo ’97, società fatta di Uomini e di giocatori incredibili con cui abbiamo condiviso due annate meravigliose ed emozionanti, ottenendo risultati al di fuori di ogni immaginario e non preventivabili, comandati dal presidente Giulio Ottaviani, il DS Simone Martelli e l’unico Gino Braconi (sono inclusi tutti i dirigenti che non menziono uno ad uno per evitare di dimenticarmi qualcuno). Raccontare cosa era la Tripe non è facile e nemmeno possibile, solo chi l’ha vissuta può capire.
La rappresentativa Toscana con la quale posso dire di essere diventato un “campione d’Italia” dove ho avuto modo di conoscere persone stupende e tecnici incredibili come Maurizio Pieri e Gianluca Papini e dove abbiamo fatto un percorso incredibile che ci ha portato alla vittoria del torneo.
SS Signa 1914, ultima società con la quale ho terminato il mio percorso. Qua il discorso è un po più ampio in quanto si tratta della società che insieme al mio “fratello” Samuele Lastrucci e al Gatto abbiamo creato dal nulla 3 anni fa e che insieme abbiamo portato dalla serie D in C1 in soli 3 anni. Una famiglia unita, che ha raggiunto dei risultati sportivi inimmaginabili fatti di allenamenti al freddo e sotto la pioggia, ghiaccio e cene di pecora. Giocatori e uomini fantastici che difronte alle difficoltà non si sono mai tirati indietro, con la voglia di superare ogni ostacolo si presentasse davanti. Dove, data l’età che ho attualmente, più di una volta mi sono sentito chiamare “padre” e mi sono sentito in dovere di rispondere con “dimmi figlio” prendendomi cura durante gli allenamenti, partite e docce (quanti bagnoschiuma ceduti…).
Dove ho trovato chi condivideva gli Estathe (sempre siano lodati) invece delle birre. Dove sono stato soprannominato “Faraone”. Dove il mio caro amico Checco Iorio mi ha ribattezzato “Giancarlo”. Dove allenatori e dirigenti come Cialdi, Alì e l’immenso Massimo Marrani (se non avete mai avuto modo di conoscerlo non sapete cosa vi siete persi) mi hanno dato più importanza di quanta ne meritassi. E un grazie al Menca che con me ha condiviso la maggior parte delle squadre dove ho giocato e con il quale, fianco a fianco abbiamo vissuto stagioni esaltanti e piene di risate, e anche di pisciate sulle mie gambe sotto la doccia.
Un grazie infine a tutti gli avversari e gli arbitri incontrati.
Grazie a tutti, è stato un percorso che mi ha reso felice nel poter fare ciò che più mi piaceva e che desideravo.
Luca Egiziano,
per tutti o quasi, EGY!"