Boca, Torrita e Poggio a Caiano, la C1 è servita in anticipo


06/05/2022 - Livornesi e senesi hanno "ammazzato" il campionato, i medicei hanno vinto nell´equilibrio

E' stata una settimana decisiva per il campionato di Serie C2, che nell'arco di due giorni ha regalato le prime tre vincitrici dei gironi. Mercoledì sera, nel turno infrasettimanale, hanno festeggiato Boca Livorno e Torrita; Ieri sera, nell'anticipo, è toccato al Poggio a Caiano. Tre vittorie diverse, frutto di situazioni particolari che vanno analizzate nel dettaglio. 

BOCA LIVORNO: Un trionfo annunciato. Il successo dei labronici è arrivato con un anno di ritardo, a causa dello stop ai campionati per il covid. Nel girone storicamente più difficile, quello del mare, sono arrivate 18 vittorie in 19 partite, con il solo San Macario (il 26 novembre) a rallentare i ragazzi di Benetti. Da quel giorno sono arrivate 13 vittorie consecutive, che hanno permesso di scavare un solco incolmabile per le rivali. Una striscia di successi iniziata non a caso contro l'Atletico Fucecchio del capocannoniere Frediani, che era considerato l'avversario più accreditato e che ora veleggia a 10 punti di distanza. La società dei presidenti Andrea Lombardi e Antonio Borrelli, ha così confermato anche in Figc la propria vocazione vincente, perdurata per anni a livello amatoriale. Del resto, la rosa allestita non faceva supporre nulla di diverso, con tantissimi giocatori da fare invidia a società del nazionale. Il potenziale offensivo, seppur con un Bandinelli limitato nelle presenze e nei gol, è stato devastante. 37 gol di Perciavalle, 17 di Bartoli, 13 di Catania e 12 di Lepori, ma soprattutto ben tredici giocatori mandati in rete, praticamente tutto il roster, fatta eccezione dei portieri. Ciurli tra i pali si è confermato uno dei migliori interpreti del ruolo in Toscana, consentendo al Boca di avere la miglior difesa del girone. Il percorso in Coppa Toscana per ora non è stato da meno e a Livorno già si sogna il double. Intanto l'approdo in C1 regalerà alla terza città della Toscana il derby con La 10, per il rilancio definitivo del futsal labronico dopo gli anni d'oro di Cmc Livorno, Real Livorno, Unione Livorno e la meteora Rotino. Anni di successi, seguiti da sparizioni, che hanno avuto il merito di lasciare in dote tantissimi giocatori di talento che si sono sparpagliati in tutta la regione. 

POGGIO A CAIANO: La rivincita dei vecchietti. E' bastata l'agevole vittoria per 14–0 sul campo dei Giovani Granata per regalare al Poggio a Caiano il ritorno in Serie C1, categoria che mancava dalla stagione 2011/12. Dieci anni di purgatorio per rivedere una delle piazze storiche del nsotro futsal nel massimo campionato regionale. Nelle colline medicee, dove il calcio a 5 toscano ha compreso per la prima volta di poter essere grande, grazie alla conquista della serie A da parte dell'allora San Michele, l'obbiettivo promozione non era forse stato messo in preventivo. Certo, gli arrivi estivi di un top player come Calamai e di un elemento di qualità come Riccio, avevano posizionato la squadra tra le primissime della classe, ma il primo posto sembrava ad appannaggio del Città di Prato. Non a caso l'unica sconfitta è arrivata proprio nella gara di andata contro i cugini, poi franati in una crisi interna che ha smembrato la squadra e rinforzato proprio il Poggio. A dicembre gli arrivi di Gocaj e Fiumanò, a cui si sono aggiunti quelli di Marrone, Catania e Pucci, hanno completato una rosa ricchissima numericamente. Un roster con ben sette over 35, capaci ancora di dare lezioni ad avversari più giovani. Certo, non sono mancate le difficoltà, dal nuovo grave infortunio di Calamai, all'avvicendamento in panchina tra Sernesi e lo stesso ex giocatore di Prato e Pistoia. Ma la squadra ha saputo compattarsi e da dicembre, con 14 risultati utili consecutivi, ha piazzato la fuga vincente. Tra i pali si è confermato un portiere di grande affidabilità Rizzati, mentre Riccio ha dimostrato di essere solo di passaggio in questa categoria. Bene Bitossi e Ghinassi, entrambi in doppia cifra, che nelle ultime due giornate potrebbe essere raggiunta anche da Pucci, Rocchini, Delle Cave e Marrone. Menzione a parte per capitan Matteucci, inossidabile classe '77, unico reduce, insieme a De Fusco, dell'ultimo Poggio a Caiano di C1. Ma se De Fusco si è limitato ad una sola apparizione, Matteucci continua ad essere un punto di riferimento in campo quando viene chiamato in causa. 

FUTSAL TORRITA: un rullo compressore. Se il Poggio ha dovuto attendere 10 anni per tornare in C1, al Torrita ne sono serviti 5 per rimettere piede in un campionato che ha frequentato con continuità dal 2008 al 2013 per poi tornare in una breve comparsata nel 2015/16. Per ripetere la promozione del 2015 i gialloneri hanno dovuto attendere il ritorno del figliol prodigo Ettore Cassioli, determinante allora ventenne con i suoi 33 gol, devastante oggi da 26 anni, con quasi il doppio delle reti a tre giornate dal termine: 65. In mezzo tanti gol tra B e A2 prima di tornare all'ovile. Ovile dove ha trovato una squadra costruita per "ammazzare" il campionato, che come il Boca ha dovuto aspettare un anno in più per il salto di categoria. In panchina Cristian Busato, uno dei migliori tecnici della nostra regione, oltre che, da giocatore, il toscano con più presenze in Serie A. Insieme a Cassioli, dalla Poggibonsese, Alex Derzaj, centrale da 36 gol fino a questo momento. E poi l'altro Derzaj, Nikoll, altra macchina da quasi trenta gol in stagione. Insieme a loro il gruppo storico composto dalla bandiera Bianconi, e da Batistelli, Napolitano e il portiere Scarpelli. In un girone dagli altissimi contenuti tecnici, con il forte Alberino dei talentuosi ex Siena Nord, l'Orbetello dei brasiliani Bender e Barelli e la Virtus Poggibonsi del bomber Pellegrino, il Torrita ha infilato 18 vittorie nelle prime 18 giornate, prima di rallentare con due pareggi nelle ultime quattro. I numeri sono spaventosi, con 170 gol fatti (101 dalla coppia Cassioli–Derzaj), miglior difesa e +11 sulla seconda.