Quartotempo premiato al Grassroots Festival


22/06/2023 - La società campigiana riconosciuta come eccellenza in campo nazionale

Importante riconoscimento per il Quartotempo di Campi Bisenzio, società che negli anni si è sempre messa in luce per quanto fatto in ambito sportivo e sociale. Si è celebrata sabato 17 giugno, al PalaTerme di Montecatini, una serata di festa per tutto il calcio giovanile italiano. Nello stesso giorno in cui ha preso il via, al Centro Tecnico FIGC di Coverciano, il 'Grassroots Festival', grande evento di chiusura della stagione dell'attività calcistica di base, sono stati infatti assegnati i 'Grassroots Awards 2022/23', che hanno premiato i migliori progetti, le migliori iniziative, oltre ai club e ai singoli personaggi che si sono particolarmente distinti per la loro attività nell'ambito del calcio giovanile. In questa occasione la  Scuola Calcio ed il Settore Giovanile Inclusivo di Quartotempo hanno vinto il Primo Premio in Italia per il Miglior progetto su calcio e disabilità, ricevendo il riconoscimento dai vertici del Settore Giovanile e Scolastico della Figc.
Un riconoscimento promosso dalla UEFA per progetti innovativi e di qualità in questo ambito sportivo e che può ambire anche ad un riconoscimento internazionale. Una soddisfazione enorme per la società, i tesserati, le famiglie e tutti coloro che gravitano intorno la mondo del Quartotempo. Il club ha creato una collaudata struttura per rendere più agevole la pratica sportiva alle persone disabili. Con l'ausilio della propria equipe multidisciplinare, è in prima linea nel calcio per chi ha problemi cognitivo–relazionali e nel cosiddetto calcio 'integrato', che vede giocare insieme atleti disabili e non, in un'ottica di inclusione e di diffusione di una cultura della diversità. A consegnare il premio, il coordinatore regionale della Toscana, Enrico Gabbrielli. A riceverlo, Iacopo Fossi, tra i fondatori di Quartotempo: "Siamo partiti 15 anni fa, con l'idea di capire quali fossero i bisogni della nostra comunità – ha dichiarato – e di organizzarsi di conseguenza. Il nostro non è un lavoro semplice e va affrontato con l'ausilio di professionalità adeguate. Ai nostri atleti noi vogliamo far capire che si può vincere ma anche perdere e che l'avversario è un compagno di gioco".