Quelli che...la Rappresentativa: Emanuele Begliomini


05/02/2018 - Scopriamo con AGA i componenti dello staff per la stagione 2017/18

A cura di: AGA
Continuando nel nostro viaggio all’interno dello staff della Rappresentativa Toscana, andiamo questa volta alla scoperta del secondo nuovo mister che si è accomodato quest’anno in una panchina, precisamente in quella della selezione giovanissimi. Parliamo esattamente di Emanuele Begliomini, figura nota da tempo nel panorama del futsal toscano, soprattutto da giocatore, ma negli ultimi anni anche come allenatore. Infatti da questa stagione Emanuele, classe 1980, è diventato il vice di Cristian Busato al Gisinti Pistoia in serie B nazionale, dopo che nelle precedenti tre stagioni aveva guidato con successo la juniores arancione. Il suo palmares parla della vittoria della Coppa di categoria, una finale regionale e la conquista del titolo toscano. Da seganalare poi una promozione dalla D alla C2 con L'Arte dello Sport. Come giocatore ha militato nella Misericordia Pistoia facendo parte della rosa che conquistò la promozione in Serie B nel 2011. Ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2014 dopo la promozione in C2 con la Pistoiese.
Dello sportivo ho scritto (spero correttamente) sopra ma so che sei stato anche Magnifico Rettore del Campionato Italiano della bugia a La Piastra, ed anche Direttore dell’Associazione vivaisti pistoiesi. Qual è e chi è il vero Emanuele?
Potrà sembrare strano, ma quello che sono lo devo alla mia infanzia. Ho avuto la grande fortuna di crescere in un piccolo paese di montagna. Questo è stato fondamentale per il modo di vivere la vita e nel rapporto con gli altri. L’Accademia della Bugia è un legame con il passato e fa parte delle tradizioni socio–culturali di un tempo, quando bastavano raccontatori fantasiosi e voglia di ascoltare per divertirsi. La portiamo avanti ripagati dal successo addirittura internazionale. Il Vivaismo è la mia professione: sono agronomo e adesso lavoro in un’azienda tra le più importanti in Europa. Poi c’è il giornalismo, senza dimenticare, ovviamente, il Futsal. Prima di tutto, però, viene la mia bella famiglia. In conclusione, faccio tante cose ma, come direbbe Rita Levi Montalcini, il mio solo merito è l’impegno. 
DRIIN, DRIIN… Pronto?  – Ciao Ema, sono Antonio Scocca…
Antonio, sei sicuro di non aver sbagliato numero? Ecco la mia risposta. Il buon Scocca mi ha nascosto il vero ruolo fino alla fine, chiedendo solo la mia disponibilità ad entrare nello staff tecnico. Parto dal fatto che questo sia un grande riconoscimento e, quindi, ho dovuto pensarci poco e nulla prima di accettare. Per me è come allenare la nazionale e lo ringrazio per avermi proposto la panchina dei Giovanissimi.
Dovrai conciliare l’impegno in B con la Gisinti con quello della Rappresentativa. Preoccupato?
Onorato, semmai, perché sono due ruoli di grande prestigio. Ho la fortuna di lavorare con un top della panchina come Cristian Busato, a cui mi lega un rapporto di enorme stima e vera amicizia.  Quando gli ho parlato della rappresentativa mi ha consigliato di vivere questa avventura che niente toglie all’impegno con Pistoia. Così ha fatto la società e, nel caso remoto ci fossero delle contemporaneità, la mia assenza in squadra sarebbe giustificata.
Sei entrato in punta di piedi nel nuovo ambiente. Come sei stato accolto e che clima hai trovato fino a questo momento?
Conoscevo già praticamente tutti e l’ambientamento è stato naturale e istantaneo. Poggi, Rosini e Marinari sono giovani ma hanno più esperienza di me in rappresentativa. Così anche Pullerà, un amico prima che un secondo, visto che lo scorso anno era nello staff della selezione femminile. Con tutti loro c’è una proficua collaborazione. Ho trovato, quindi, quello che mi aspettavo: professionalità, generosità, competenza e disponibilità da parte di tutti, addetto stampa compreso.
Ti hanno affidato ragazzi di 15 anni per lo più inesperti, per una categoria giovanissimi, alla sua seconda partecipazione assoluta al torneo delle Regioni, dopo l’esperienza di Vasarelli in Puglia.
Una bella responsabilità, perché i ragazzi sono il futuro di questo sport. Normale che siano inesperti: la categoria è davvero nuova ed è già importante che ci siano dei giovani che scelgono questa disciplina. Con Vasarelli ci sentiamo spesso; mi ha dato alcune dritte su quello che mi aspettava e lo ringrazio.
Che livello hai trovato nei primi allenamenti? Ti eri comunque documentato sui ragazzi prima di iniziare il percorso in campo?
Ho trovato ragazzi disponibili a migliorare e questo, per ora, è abbastanza. Le convocazioni sono frutto di un lavoro di scouting continuo e coordinato dall’infaticabile Marinari. Vediamo i giocatori, ci informiamo sul loro comportamento anche fuori dal campo, poi li chiamiamo.
Hai già cominciato a scremare il gruppo, e dovrai alla fine arrivare a scegliere 12 ragazzi. Ce la farai?
Il regolamento non ci permette di portarne di più, purtroppo. A parte le battute, non sarà facile. Perché tutti i ragazzi chiamati finora meriterebbero la soddisfazione di un posto al torneo per la serietà con cui hanno affrontato i primi stage. Sceglieremo con oculatezza.
Il nostro movimento giovanile è indubbiamente in crescita, ma siamo comunque quasi neonati come squadra giovanissimi, ed in Umbria troveremo Lazio, Campania e Marche...
Ogni anno i numeri dicono che il Futsal piace sempre più ai giovani. Siamo solo nella fase embrionale e ci sarà bisogno di crescere ancora in quantità e qualità per migliorare e duellare alla pari con altre regioni. Troveremo avversarie con tradizioni e capacità di scelta dei giocatori dieci volte la nostra. Certamente non sarà facile, ma proveremo a dare fastidio come farà l’Islanda al prossimo mondiale di calcio.