Playoff, il Cus cade a Roma


12/05/2014 - La squadra di Lami sconfitta dal Torrino dopo un gran primo tempo

ROMA TORRINO FUTSAL – CUS PISA ALLIEVI 6–2
CUS PISA: Carrai, Bucchianica, Federico, Potorti, Favati, Cazzuola, Cascella, Nannicini, mugheddu, Nicastro, Perretti, Bianucci All.Lami
Marcatori: Favati, Nannicini

E’ un CUS dal cuore impavido quello visto domenica al Torrino Sport Center, un impianto storico in cui sono stati vinti campionati e coppe anche se oggi decadente visto il campo scivolosissimo e pieno di sabbia nonché deteriorato con due buche all’altezza di tiro libero e del rigore da cui affiora il cemento sottostante.

PRIMO TEMPO – I cussini che oltre alla preparazione tattica della gara si sono allenati all’aperto per l’occasione sembrano soffrire ben poco la superficie e “pronti–via” dopo 20 secondi di gara si trovano con Mugheddu a tu per tu con il portiere di casa. Il tiro sopra la traversa del pivot cherubino non sembra di buon auspicio peri il proseguo, ma i ragazzi di Lami non si demoralizzano e anzi, grazie ad un gioco elementare e senza fronzoli trovano il vantaggio con una buona azione finalizzata da Favati. I giovani del Torrino sono fisicamente molto forti ed atleticamente in ottime condizioni. La consapevolezza della formazione pisana, fa sì che i giocatori gialloblu abbiano impostato la gara sul subire la pressione, costante per 60minuti, dei romani uscendone, alternando triangolazioni semplici e lanci lunghi in prevalenza. Sicuramente una gara completamente diversa da quella impostata nella finale playoff dove i cussini impostarono ed imposero il possesso palla avendo di fronte una squadra chiusa. La gara continua su questa falsa riga. Torrino che pressa e CUS Pisa che cerca di sfruttare uscite e ripartenze. I Romani pareggiano sfruttando un uno–due in fascia da cui, sull’imbucata centrale, sono bravi ad anticipare l’esterno opposto e concludere in rete. Passano solo pochi minuti quando da una palla uscita di almeno 30 cm dalla linea laterale nasce il goal del vantaggio del Torrino. Impossibile per l’incolpevole, arbitro posizionato in quel momento sul lato opposto vedere che la palla aveva varcato la linea laterale, meno “galante” l’atteggiamento dei padroni di casa, che proseguono fino al goal, con difesa colpevolmente “ferma” in attesa del fischio. Lami non si scoraggia e modifica alcune piccole soluzioni per uscire dal soffocante pressing avversario. In linea di massima, sempre con una soluzione che preveda una palla lunga o un triangolo con il pivot, visto che gli avversari sembrano molto più preparati fisicamente che tatticamente. La mossa funziona, anche se la predominanza atletica si fa sempre più evidente. Nannicini trova il pareggio e la gara si fa interessante. I gialloblu sono in partita. Prima del riposo capita anche la palla giusta per allungare. Nannicini ruba un pallone a centrocampo e si invola verso il portiere avversario. Dopo 10 metri di corsa si fa ipnotizzare dall’estremo romano che gli devia il tiro. Il primo tempo si chiude sul 2 a 2.

SECONDO TEMPO – Al rientro in campo, il filo logico della gara è il solito, con i biancoverdi dell’Eur meno pressanti con palla al portiere e più bravi a salire su situazione. I cussini provano ad effettuare dei tagli e dei movimenti di uscita pressing mettendo pero ancora piu a repentaglio la propria capacita “Polmonare”. E’ ancora Nannicini ad avere la palla del 3–2. Ancora una palla a tu per tu con l’ultimo difensore romano, migliore in campo in quanto determinante, ed ancora una volta si fa parare il tiro a rete. E’ questa la svolta della gara. Il Torrino trova il 3 a 2 ed il 4 a 2 in rapida successione, mentre sugli spalti la nebbia dei verdi fumogeni invade il campo mettendo in crisi la già complessa respirazione dei gialloblu. Lami è costretto a cambiare tre quinti del quintetto e dopo che Nannicini ha la terza occasione personale per realizzare una rete, ancora una palla rubata e un occasione solo davanti al portiere, conclusa con una parata, il calo cussino è evidente. Le due reti dei padroni di casa che portano al 6–2 finale sono a coronamento di altre tre o quattro occasioni che i cussini con il cuore in mano, riescono ad arginare. La supremazia fisica nel secondo tempo è palese anche se con cotanta atleticità ci saremmo aspettati una atteggiamento tattico diverso, visto che le soluzioni offensive dei romani si sviluppavano esclusivamente grazie ad appoggi su pivot centrale e triangolazioni. Il ritorno di domenica prossima vedrà i cussini costretti a recuperare 4 reti. La superficie in legno della pavimentazione della geodetica, ed il pubblico che è atteso in gran numero speriamo possa dare un “caloroso” benvenuto alle squadre visto che l’addio da Roma è avvenuto meno “caldo” del previsto, grazie alle docce gelide degli spogliatoi. Saranno in grado i cherubini a far valere il fattore campo ed il campo di gioco diverso, oppure la velocita del parquet evidenzierà ancor di più la rapidità ed atleticità degli ospiti di Roma? Siete invitati a scoprirlo da soli domenica ore 16.00 alla geodetica del CUS Pisa.