Intervista a Giacomo Bertoldi del Vicarello U21


25/01/2011 - Parla uno dei giocatori più interessanti del panorama regionale
Intervista a Giacomo Bertoldi, talento del Vicarello, considerato uno dei migliori giovani nel panorama regionale.
Giacomo, innanzitutto complimenti per la splendida stagione che state disputando, sia con la prima squadra in C1 che nel settore giovanile. Il Cus Pisa è una realtà nuova del calcio a cinque in Toscana, ma già dal primo anno sta facendo molto bene: secondo te qual´è la ricetta del vostro successo?
Grazie dei complimenti, stiamo facendo molto bene questa stagione e miriamo come sempre a fare ancora meglio in quanto ogni categoria è ancora in corsa per vincere il relativo campionato; nonostante ad inizio dell´anno si siano unite praticamente tre squadre (almeno per quanto riguarda l´under 21) ossia Tirrenia, Vicarello e Dream Team Viareggio e che quindi vi siano state inizialmente difficoltà ad esprimere un gioco brillante ed efficace, col passare del tempo e grazie ad allenatori preparati stiamo sempre più crescendo sotto il profilo della mentalità e dell´esperienza. Pensare che il Cus Pisa stia facendo bene al primo anno, e che quindi sia gia una nuovà realtà del calcio a 5 toscano, non mi sorprende affatto: le nostre 3 categorie hanno 3 allenatori competenti e giocatori in grado di dare molto, ed il tutto si aggiunge ad un unica semplice parola: progetto. Essendo il Cus nato come un progetto a lungo termine ed avendo fatto bene fino ad ora, nonostante sia risaputo che ai progetti di questo genere va dato tempo, è confortante; per quanto riguarda la ricetta del successo, a mio parere, è da attribuire ai nostri 3 allenatori: Nicola Lami (prima squadra), Maurizio del Giudice (Under 21) e Daniele Morini (Juniores) e alla voglia e alla grinta che mettono nei ragazzi: 3 vincenti non possono far altro che vincere.
Per quanto riguarda il settore giovanile, sia in Under che in Juniores siete in piena corsa per il primo posto: in quale categoria secondo te avete più chances di vincere?
Se dicessi in entrambe, forse sembrerei uno sbruffone, ma alla fine è così: abbiamo i mezzi per competere con qualsiasi altra squadra: io di fenomeni nel nostro campionato ancora non ne ho visti, anche perchè non giocherebbero in questa categoria; ci sono giocatori bravi ma come lo sono loro, lo siamo anche noi. Staremo a vedere.
Un parere su questi campionati giovanili: secondo te chi sono le squadre favorite per la vittoria finale?
Escludendo noi, per quanto riguarda il campionato juniores l´unica è la Misericordia; parlando dell´under 21 invece direi sempre gli arancioni di pistoia e l´isolotto.
Da qualche anno fai parte della rosa della Rappresentativa Toscana Juniores allenata da Nico Lami. Come giudichi questa esperienza e che cosa significa per te giocare in rappresentativa?
Purtroppo quest´anno per scelta tecnica, dovuta sia alla qualità sia all´età, non sono stato ancora convocato per gli allenamenti, e ne deduco che non sarò portato quest´anno con la rappresentativa. Mi dispiace perchè sarebbe stato il 3° anno consecutivo, dopo un primo disastroso ( due parole: terremoto e abruzzo ) ed un secondo a mio parere ottimo ( 3 partite 6 punti ). Mi mancherà molto perchè è un esperienza unica che ti completa sia dal punto di vista della tecnica sia dal punto di vista della mentalità: nel mio caso mi reputo migliorato dall´esperienza dell´anno scorso in Umbria, e credo che sia anche grazie a quel torneo. Per me giocare in rappresentativa non era solo motivo di orgoglio, ma anche incentivo a dare sempre di più.
Ultima domanda: la categoria Under 21, pur regalando ogni domenica emozioni e spettacolo, non ha un gran seguito di pubblico. Dove sta l´errore secondo te e cosa si può fare affinchè l´Under venga considerata maggiormente?
In generale soltanto in alcuni posti il calcio a 5 viene seguito in maniera costante da un folto pubblico di tifosi. Da noi non è così, e questo è un discorso che vale per ogni nostra categoria. Personalmente io ci sono abituato, venendo da due anni a Viareggio dove ad ogni partita c´erano più tifosi avversari che nostri, ciò nonostante non dico che non mi piacerebbe avere in casa un gruppo di supporter.
Il discorso non è solo una questione di orario, anche se ammetto che uno spettatore non sia molto invogliato ad alzarsi presto dopo un sabato sera per andare a vedere una partita di Under 21;
Il problema sta nella considerazione che la gente dà al nostro sport: difatti, per spiegarmi meglio, per la gente che non conosce è calcetto, per noi è calcio a 5, e sappiamo che c´è un enorme differenza. La soluzione presumibilmente è questa, ossia far conoscere il nostro sport alle persone che pensano sia solo un derivato del calcio a 11 e dimostrargli quanto di più sbagliato ci sia in questa affermazione.
Simone Sagulo