Euro 2016: Spagna campione!!


14/02/2016 - Le Furie Rosse travolgono la Russia e conquistano il titolo per la settima volta



RUSSIA–SPAGNA 3–7
(1–4 )

RUSSIA: Gustavo, Romulo, Robinho, Shayakhmetov, Abramov, Davydov, Kutuzov, Sergeev, Pereverzev, Milovanov, Lyskov, Shakirov, Vikulov. Ct. Skorovich
SPAGNA: Paco Sedano, Ortiz, Mario Rivillos, Pola, Raul Campos, Lin, Juanjo, Jesus Herrero, Jose Ruiz, Bebe, Rafa Usín, Alex, Andresito, Miguelín. Ct. Venancio Lopez
MARCATORI: 8'08'' p.t. Alex (S), 15'12'' Pola (S), 16'10'' Mario Rivillos (S), 16'45'' Pola (S), 19'55'' Romulo (R),10'50'' s.t. Miguelin (S), 12'57'' Robinho (R), 14'51'' Miguelin (S), 15'37'' Mario Rivillos (S), 19'45'' Milovanov (R)
AMMONITI: Shayakhmetov (R), Kutuzov (R), Ortiz (S), Robinho (R)
ARBITRI: Alessandro Malfer (Italia), Bogdan Sorescu (Romania), Eduardo Fernandes Coelho (Portogallo) CRONO: Ondřej Černý (Repubblica Ceca)

La Spagna nel segno del sette. Le furie rosse vincono per la settima volta il titolo continentale, rifilando sette gol alla malcapitata Russia, che chiude al secondo posto come nelle due precedenti edizioni. Le Furie Rosse tornano sul tetto d'Europa nonostante le tantissime assenze a cui Venancio Lopez ha dovuto far fronte. Gente come Lozano, Aicardo e Fernandao difficilmente si possono sostituire, eppure la Spagna ha saputo sopperire anche questi forfait, facendo brillare le stelle di Mario Rivillos ed Alex, trovando in Miguelin un leader carismatico, recuperando nel corso del torneo Ortiz e rispolverando la grande scuola di portieri che in passato ha brillato con Jesus e Luiz Amado, con un Paco Sedano su altissimi livello di rendimento. La politica delle naturalizzazioni non ha portato la Russia al titolo nemmeno stavolta. La nazionale dell'est ha perso la quinta finale su sei disputate (quattro delle quali perse proprio contro la Spagna). Ironia della sorte vuole che l'unico titolo continentale sia arrivato proprio in casa degli eterni rivali, a Granada, nel 1999 (qui il LINK per visionare quella fantastica partita). Una vita sportiva fa. In campo c'erano l'indimenticabile Eremenko e gli straordinari Verizhnikov, Alekberov, Denissov... il blocco della Dina Mosca capace di vincere anche tre Coppe dei Campioni e un'Intercontinentale tra il '95 e il '99. Ma se la scuola russa non è riuscita, fatta qualche rara eccezione, a produrre campionissimi di quel livello, dovendo ricorrere alla naturalizzazione di giocatori brasiliani, quella spagnola ha saputo rinnovarsi rimanendo ai vertici mondiali. L'Europeo serbo, il primo dove forse la Spagna non partiva come favorita numero uno, ne è stata la dimostrazione. 
La cronaca della finale (www.divisionecalcioa5.it) Primo tempo senza storia. A sbloccare la partita ci pensa Alex, che raccoglie la rimessa laterale di Ortiz e sigla il vantaggio spagnolo. Dal 15' al 17' la Roja è devastante e segna tre gol uno dopo all'altro. Il raddoppio è ad opera di Pola, che riceve la palla da Mario Rivillos, se la sposta sull'altro piede e lo infila sotto le gambe di Gustavo. Il 3–0 lo sigla Mario Rivollos, con un sinistro volante che non lascia scampo al portiere. Infine il 4–0 ancora di Pola, con una conclusione violenta. Senza Eder Lima (squalificato, in tribuna a soffrire per i suoi compagni), la Russia è una squadra diversa dal solito, ma a 5 secondi dalla fine del primo tempo sigla con Romulo il gol che tiene vive le speranze. Nella ripresa l'Armata Rossa fatica a creare occasioni e così, al 7', Skorovich decide di provare con il cinque contro quattro. La maglia da portiere di movimento la indossano prima Romulo e poi Sergeev, ma la musica non cambia. Anzi, la Spagna trova anche il gol, con Miguelin che ruba palla a Romulo e con tutta tranquillità sigla il 5–1. Poco più tardi, Robinho prova a riaprire la partita accorciando le distanze con un sinistro di precisione e potenza, ma Miguelin prima e Mario Rivillos poi portano la Spagna sul 7–2 con due pallonetti a porta sguarnita. A 15 secondi dalla fine, la rete di tacco di Milovanov che di certo non rende meno amara una sconfitta meritata.

FINALE 3°/4° POSTO
SERBIA–KAZAKISTAN 2–5 (0–1)

SERBIA: Aksentijevic, Peric, Janjic, Kocic, Rajcevic, Zivanovic, Rakic, Radovanovic, Milojevic, Prsic, Lazic, Simic, Momcilovic. Ct. Kovacevic
KAZAKISTAN: Higuita, Zhamankulov, Leo, Douglas Jr., Dovgan, Suleimenov, Pershin, Yesenamanov, Knaub, Grebonos, Pengrin, Taku, Nurgozhin, Shamro. Ct. Cacau
MARCATORI: 19'43'' p.t. Douglas Jr. (K), 0'59'' s.t. Zhamankulov (K), 9'40'' Douglas Jr. (K), 11'06'' Higuita (K), 13'50'' Douglas Jr. (K), 17'12'' Rakic (S), 19'58'' Rajcevic (S)
AMMONITI: Peric (S), Lazic (S)
ARBITRI: Pascal Lemal (Belgio), Kamil Cetin (Turchia), Ondřej Cerny (Repubblica Ceca) CRONO: Eduardo Fernandes Coelho (Portogallo)

ALBO D'ORO
1996: Spagna
1999: Russia
2001: Spagna
2003: Italia
2005: Spagna
2007: Spagna
2010: Spagna
2012: Spagna
2014: Italia
2016: Spagna