SERIE B


19/07/2011 - Intervista con il tecnico del Cus Pisa Nico Lami, che svela i segreti della nuova società
Parte ufficialmente l´avventura del Cus Pisa, con l´unione delle forze di due realtà importanti come Pisa Soccer Five e Vicarello. Sensazioni?
Il Cus Pisa, ufficializzato in questi giorni, ha a “capo” una dirigenza fatta di persone competenti, operative, instancabili, mosse da una passione incredibile, e caratterialmente squisite. Non farò nomi per non dimenticarmi qualcuno, cito solo una persona, che “rappresenta” tutti , e con il quale ho avuto a che fare in queste settimane. Renzo Serafini, il presidente. Un uomo dalla pacatezza da padre di famiglia, un “signore del calcio a 5” per correttezza ed equilibrio nelle scelte, un uomo a cui è impossibile non affezionarsi. Questo filo conduttore e queste indicazioni che il presidente dà quotidianamente, sono sempre sposate e portate avanti dai dirigenti con rispetto ed educazione. Il sodalizio PISA–VICARELLO, ha colmato lacune degli uni e degli altri, raggiungendo una complementarità ottimale. Il Vicarello nonostante tutti i risultati ottenuti nel regionale, non ha mai avuto una dirigenza solida. Il Pisa, aveva problemi di impiantistica, senza la quale non era possibile pensare ad un settore giovanile, disponendo però di una dirigenza consolidata e alla ricerca di stimoli nuovi. Entrambe le società avevano avuto la possibilità di fare il nazionale tramite ripescaggio dopo aver vinto playoff regionali, ma avevano dovuto rifiutare per i motivi sopracitati. Oggi questa possibilità è stata resa possibile dai risultati sul campo (del Pisa S.f.) e dalla fusione che ha unito le risorse di cui queste due società dispongono.
Puoi svelarci i nomi dei giocatori che comporranno la rosa per la serie B?
Preferisco attendere l´ufficialità di tesseramento e che venga fatto tramite una comunicazione ufficiale da parte della società. Ti dico però il sistema con cui è stata composta. In primis, niente italobrasiliani. Una scelta che la società ha fatto volutamente viste le difficoltà organizzative che questo comporta. Appartamenti, vitto, trasferimenti. E´ stato giustamente valutato che una società giovane debba strutturarsi bene prima di fare passi di questo genere. E io condivido a pieno. La rosa sarà un mix di giovani e di esperienza con l´inserimento di un paio di elementi nuovi rispetto agli ex Pisa e Vicarello. Purtroppo di due squadre ne è stata fatta una, ed entrambe le squadre hanno dovuto fare a meno di persone a cui erano affettivamente legate per ovvi motivi di sovrannumero. A tutti questi giocatori, che tanto mi hanno dato, va il mio personale in bocca al lupo.
Il vostro è un progetto che punta forte sul settore giovanile. Come vi siete organizzati?
Punta senza mezzi termini al settore giovanile. Già lo scorso anno il “Vicarello” (ufficiosamente Cus Pisa) ha investito metà del proprio budget a disposizione nel settore giovanile, con allenatori dalle grandi capacità (Morini – Del Giudice). Quest´anno gli allenatori della parte agonistica giovanile sono il confermato Morini, che negli ultimi due anni ha fatto sempre campionati juniores di vertice e che quest´anno ha fatto crescere in maniera esponenziale alcuni ragazzi alla prima esperienza col calcio a 5; e Mario Piludu (in U21), con esperienza da giocatore e allenatore decennale, nonchè mister del Pisa S.F. che ha conquistato sul campo la serie B che oggi possiamo vantare come categoria della prima squadra. Oltre ad U21 e Juniores sono state composte la squadra Allievi, Giovanissimi ed Esordienti, una delle quali dovrei seguirla personalmente. Creare e portare avanti una “macchina” del genere è impegnativo, ma grazie ai mister di primissima categoria, ai collaboratori tecnici di cui possono disporre (team manager, preparatori, all. in seconda, dirigenti ecc ,) e grazie al responsabile del settore Giovanile Marco Bracci, persona competente, appassionata e preparata, siamo fiduciosi che questo progetto possa diventare il nostro futuro. Personalmente... è un sogno che si realizza.
Per te si tratterà della seconda esperienza in B dopo quella, breve, al Tirrenia. La senti come una rivincita?
Non faccio mai niente per “rivincita”, ha poco senso, di solito cerco di migliorare ogni anno e fare bagaglio degli errori riscontrati, crescendo su di essi . Oltre a questo, non credo neanche di avere rivincite da prendermi con il Tirrenia, il “tempo” ed i fatti accaduti, ormai noti, hanno fatto chiarezza da soli, sui motivi della separazione tra me e il Tirrenia.
Quello che si profila è un torneo di Serie B di altissimo livello, anche se devono essere ufficializzati i gironi e voi potreste finire nell´A. Che ne pensi?
La nostra società ha fatto esplicita richiesta di poter essere inserita nel girone A. E´ stata fatta una valutazione di “costi” di trasferte ed eventuali pernottamenti (venerdì sera) per gare come Merano, Gorizia e altre. Alla luce di questo è risultato più conveniente il girone A. Ci sono società sia nel girone A che nel B, veramente attrezzate, per puntare alla serie A2. Sarà durissima per tutte le toscane, noi in primis che come neopromossa e quindi esordiente nella categoria dovremo sudarci la salvezza sabato dopo sabato. La composizione dei gironi è ancora tutta da definire, ma ritengo probabile che le toscane potrebbero essere inserite in gironi diversi, e addirittura non solo nel girone A e B, ma forse anche nel C.
Nel caso foste inserite nello stesso girone tornerà in serie B dopo molti anni il derby con il Livorno. Che ne pensi?
Sportivamente, sono due partite che valgono tre punti ciascuna come le altre gare. Folkroristicamente, il derby contro Livorno ha un fascino particolare..