INTERVISTA – SERIE C1


25/07/2011 - Intervista a Simone Banchini, neo tecnico del Cascina Montecalvoli
Di: Nicola Giannattasio

Nell´estate delle fusioni, non ci sono soltanto quelle tra Fondiaria e Isolotto e Vicarello e Pisa Soccer Five. Negli ultimi giorni è stata infatti ufficializzata anche quella tra Giovanile Montecalvoli e Futsal Cascina, due delle grandi protagoniste dell´ultima C2, che hanno unito le forze per affrontare il prossimo campionato di C1.
Abbiamo parlato di questa importante novità con Simone Banchini, timoniere del Giovanile, scelto per guidare questa nuova realtà.
La prima domanda è d´obbligo Simone, ci spieghi come si è arrivati alla fusione tra Giovanile Montecalvoli e Cascina?
Siamo arrivati alla fusione all´ultimo tuffo possibile, quando tutto sembrava sfumato. C´era stato un primo contatto, ma la trattativa si era arenata quasi immediatamente. Poi con un po´ di mediazione siamo riusciti a trovare un accordo che speriamo possa portare una nuova realtà nel calcio a 5 toscano duratura nel tempo e con una progettualità basata sulla volontà di avvicinare persone e soprattutto ragazzi al futsal. Chiaramente, viste le tempistiche, per questo primo anno abbiamo la possibilità di curare solo l´organizzazione della prima squadra, ma sarà compito della società cercare sin da subito le basi per creare l´anno prossimo una squadra juniores a prescindere dalla categoria di appartenenza.
Sul motivo che ha portato le due società a fondersi, diciamo che c´erano dei bisogni complementari. Il Giovanile Montecalvoli per poter disputare una C1 con un minimo di organizzazione aveva bisogno di nuovi inserimenti societari in modo da poter sopperire alle carenze economiche/organizzative che si erano create, mentre nella sponda cascinese dopo un paio di annate al di sotto delle aspettative c´era la voglia di "novità" dal punto di vista tecnico per poter riaccendere un po´ di entusiasmo sopito.
Unendo le due squadre avrete dovuto fare delle scelte per l´organico. E´ stato difficile?
Le fusioni sono sempre complicate, ci sono accordi societari da trovare, nuova organizzazione di lavoro da proporre e scelte assai difficili da fare, soprattutto quando si tratta di tagliare per esubero persone a cui sei legatissimo professionalmente e umanamente. Però siamo stati costretti a prendere delle decisioni sofferte, ma obbligate che sono state comprese ed accettate da tutti.
Entrambe le società vengono da un campionato di alto livello. Gli obiettivi per la C1 quali sono?
Le due rose originarie hanno perso elementi di valore, tipo Guidi, Cantini e Da Silva da una parte o Casaregola, Bartelletti, Ghelardi dall´altra, ma ci siamo rinforzati con tre acquisti esterni da cui ci aspettiamo molto e speriamo ancora di poter completare la rosa con un ultimo tassello di prestigio. Dovremo unire due gruppi abituati a giocare e lavorare in maniera diversa, si percepisce molto entusiasmo e disponibilità, ma le difficoltà e le incognite della categoria sono molte e solo quando saremo di fronte a queste capiremo il reale valore del gruppo e le sue potenzialità.Comunque per una società ripescata al suo primo anno di C1 con un allenatore "vergine" nella categoria e con molti equilibri tattici e di spogliatoio da trovare l´obbiettivo non può essere che la permanenza nella massima categoria regionale e nel contempo mettere le basi per fortificare e ampliare l´organizzazione societaria.
Che campionato ti aspetti? E quali pensi che possano essere le protagoniste?
Se l´Isotto/Fondiaria sarà presente in C1 avrà tutte le carte in regola per essere la squadra da battere. Se invece, come tutti auguriamo ai fiorentini, saranno ripescati in B, il ruolo di favorita se lo possono contendere più società. Sicuramente il solito, fortissimo, Città di Massa di Ballero che già più volte ha sfiorato la promozione nel nazionale. Poi aggiungerei il Progetto Lana dell´amico Caviglia e il Tripetetolo ,che si è rinforzato notevolmente con un mercato molto attivo. In più farei attenzione a qualche sorpresa e mi riferisco soprattutto alle neo promosse tipo Asi Agliana e Terranuovese. Comunque si può prevedere un campionato abbastanza livellato con battaglie continue ogni venerdì dove la differenza molte volte la faranno gli episodi.
La provincia di Pisa in questo momento è leader in Toscana. Con il Cus in serie B, l´Igp e voi in C1. Un bel passo in avanti, che ne pensi?
Non solo. Alle società che hai nominato ci sono da aggiungere il Futsal Pontedera e il Montecalvoli C5 che hanno la possibilità di fare un campionato da protagonisti in C2. Quindi, effettivamente, con una squadra nel nazionale, due nella massima categoria regionale e altre attrezzate per poter avere un futuro altrettanto prestigioso, la zona di Pisa e provincia sta vivendo un momento d´oro. Speriamo che questi risultati siano usati dalle società per agevolare la diffusione del calcio a 5 sia come spettatori presenti alle partite, sia come divulgazione nei mezzi di comunicazione, sia nello sviluppo di settori giovanili. Il Cus da questo punto di vista sta già facendo un gran lavoro. Il Montecalvoli farà quasi sicuramente un under 21 di valore, noi e il Pontedera lo abbiamo come obbiettivo prefissato e come obbligo morale, da amanti di questo sport, per l´anno prossimo.
Vi ringrazio per il tempo e lo spazio dedicatomi e colgo l´occasione per salutare la vostra redazione e complimentarmi per il lavoro che svolgete.

Foto di gruppo per il nuovo Cascina Montecalvoli