FUTSAL WORLD CUP: L´Iran scrive la storia


22/09/2016 - La nazionale asiatica elimina il Brasile ai rigori. Avanti la Spagna, soffrendo, e il Portogallo

Sofferenza, qualche difficoltà, ma il passaggio del turno appariva più che scontato per le due grandi del futsal mondiale: Brasile e Spagna. E invece una delle due ci "ha lasciato le penne" ed ha abbandonato la competizione negli ottavi di finale. A scrivere la storia è stato l'Iran, che ha superato ai calci di rigore i pentacampioni verdeoro, che non conoscevano l'onta dell'eliminazione dalla semifinale del 2004. Gli ultimi due mondiali vinti, le sette edizioni consecutive (tutte quelle disputate) terminate tra le prime quattro, con peggior piazzamento un terzo posto, sei le finali disputate. Mai nessuno si sarebbe potuto immaginare un mondiale, per di più disputato in Sudamerica, con il Brasile fuori dalle semifinali, figuriamoci out negli ottavi. I "Principi di Persia", ammirati in tutta la loro forza a Prato in amichevole, hanno così scritto una nuova pagina della storia del futsal mondiale. Si chiude soprattutto l'epopea di Falcao ai mondiali, con 48 reti segnate in cinque edizioni. Anche stanotte il fenomeno di San Paolo ha dato spettacolo, realizzando tre delle quattro reti del Brasile e trasformando il proprio rigore. 

Brasile out, dunque, ma anche i rivali storici della Spagna hanno sofferto tantissimo per avere la meglio sul Kazakistan. Non inganni il 5–2 finale, perché le ultime due reti delle furie rosse sono arrivate nell'ultimo minuto di gioco con gli avversari tutti protesi in attacco alla ricerca del terzo pareggio. 
Chi invece ha ottenuto il pass per i quarti di finale senza eccessivi patemi è stato il Portogallo, che ha piegato la rivelazione Costa Rica con un netto 4–0. 

BRASILE–IRAN 6–7 dcr (4–4) highlights
Brasile: Tiago, Xuxa, Je, Falcao, Rodrigo, Guitta, Gian, Ari, Dyego, Jackson, Rafael Rato, Fernandinho, Bateria, Dieguinho. Allenatore: Sergio.
Iran: Samimi, Esmaeilpour, Zadeh, Tavakoli, Javid, Mohammadi, Keshavarz, Ahmadi, Sangsefidi, Kazemi, Taheri, Alighadr, Tayebi. Allenatore: Nazemalsharieh
Arbitri: Cerny (Cze), Cetin (Tur), Garcia Sanchez (Col); Crono: Tomic (Cro)
Reti: 8'37'', 12'38'' e 47'16'' Falcao, 13'52'' Tayebi, 28'56'' Dieguinho, 30'55'' Kazemi, 36'55'' Zadeh, 47'34'' Keshavarz. 
Rigori: Rodrigo (gol), Zadeh (gol), Ari (palo), Sangsefidi (gol), Falcao (gol), Esmaeilpour (gol)

L'Iran ha scritto la storia, ma è stato anche il modo in cui ci è riuscito a fare scalpore. Il Brasile, trascinato da un grande Falcao, passa in vantaggio all'8' con un tiro al volo del fenomeno su schema di corner e raddoppia quattro minuti dopo ancora con il suo giocatore simbolo, stavolta di tacco sugli sviluppi di un calcio di punizione su cui la difesa dell'Iran non fa propriamente una bella figura. A questo punto la partita parrebbe indirizzata sui binari giusti per i verdeoro, ma Tayebi al 13' ruba un pallone a centrocampo e fredda Tiago con un piattone preciso: 2–1. Per la macchina da gol brasiliana è una sorpresa questo risicato vantaggio. Nel secondo tempo Dieguinho sembra rimettere le cose a posto con un gol di rapina, ma in realtà due minuti dopo Kazemi accorcia sorprendendo Tiago ancora una volta sul primo palo. Gli asiatici ci credono, inseriscono il portiere di movimento e pareggiano a tre dalla fine con Zadeh. Nei supplementari il Brasile si getta a capo basso alla ricerca del gol della vittoria, ma nel primo extratime trova un Samimi insuperabile. Nel secondo ci pensa ancora Falcao, con un pregevole colpo sotto a riportare avanti i campioni del mondo. Sembra finita, ma l'Iran ci mette appena venti secondi a rimettere le cose a posto: portiere di movimento, difesa verdeoro "da denuncia" e Keshavarz tutto solo infila Tiago con un cucchiaio bellissimo. Si va ai rigori, dove per il Brasile segnano Rodrigo e Falcao, ma sbaglia Ari, che colpisce il palo. L'Iran segna tutti e tre penalty e vola nei quarti, sognando così di tornare tra le prime quattro al mondo come accadde nel 1992 ad Hong Kong. Finisce con i giocatori dell'Iran che festeggiano Falcao, all'ultima apparizione in un mondiale. Scena belissima che va oltre le rivalità sportive. 

SPAGNA–KAZAKISTAN 5–2 (1–1) highlights
Spagna: Paco Sedano, Ortiz, Pola, Lozano, Raul Campos, Bebe, Aicardo, Fernandao, Rivillos, Alex, Miguelin, Juanjo, Jesus Herrero. Allenatore: Venancio Lopez
Kazakistan: Higuita, Nurgozhin, Leo, Dovgan, Douglas, Gurov, Knaub, Grebonos, Pengrin, Suleimenov, Yessenamanov, Pershin, Taku, Mun. Allenatore: Cacau
Arbitri: Arzpeyma (Irn), Colley (Aus), Alshamsi (Uae). Crono: Truong (Vie)
Reti: 2'50'' Lozano, 4'55'' Yessenamanov, 22'40'' Bebe, 30'59'' Nurgozhin, 31'07'' autogol Nurgozhin, 38'58'' Raul Campos, 39'34'' Miguelin. 

Nella notte dell'eliminazione del Brasile, il mondiale ha rischiato di perdere anche la favorita numero due. La Spagna ha infatti sofferto in maniera clamorosa la forza del Kazakistan, riuscendo a chiudere il discorso qualificazione soltanto nell'ultimo minuto di partita, paradossalmente in inferiorità numerica. Partita in cui le furie rosse sono sembrate tutt'altro che furiose, messe alle strette nel primo tempo da un ottimo Kazakistan. Spagna avanti al 2' con Lozano che su calcio di punizione beffa Higuita ingannato da un compagno di squadra in barriera. La squadra di Cacau comincia ad affidarsi al piede caldo di Higuita e proprio da una conclusione dalla distanza del portiere di origini brasiliane arriva il pareggio. Botta da lontano, Paco Sedano respinge corto e Yessemanov trova la ribattuta vincente: 1–1. A questo punto il Kazakistan prende in mano la situazione, colpisce un palo e sfiora più volte il vantaggio ancora con Higuita, che instaura un duello tra portieri con Paco Sedano. La Spagna resiste e nell'intervallo Venancio ha modo di riordinare le cose. Nella ripresa match che passa sotto il controllo dei campioni d'Europa, che dopo due minuti tornano avanti con Bebe. Il Kazakistan fa fatica a trovare spazi, ma al 30', un po' a sorpresa, pareggia con Nurgozhin: 2–2. Nemmeno il tempo di mettere la palla al centro che lo stesso giocatore infila la propria porta nel tentativo di anticipare un avversario, regalando l'immediato vantaggio alla Spagna. A questo punto fiocanno le occasioni per chiudere la partita, ma Rivillos si fa parare un tiro libero da Higuita e gli arbitri annullano in maniera più che dubbia il 4–2 di Lozano. Lo stesso "bufalo" è poi protagonista sfortunato dell'episodio che avrebbe potuto cambiare le sorti del match. In un contrasto appoggia male il ginocchio e cade a terra. Per l'arbitro è simulazione, doppio giallo e inferiorità numerica da difendere negli ultimi due minuti e mezzo. Il Kazakistan prova con Pershin portiere di movimento al posto di Higuita a giocarsi addirittura il 5 contro 3, ma sbaglia tutto, perde un pallone in malo modo e Ortiz lancia Raul Campo che a porta sguarnita firma il 4–2 ad un minuto dalla fine. Pochi secondi dopo ci pensa Miguelin a realizzare il 5–2 senza portiere. Finisce tra i rimpianti per il Kazakistan e la Spagna che va avanti. Nei quarti c'è la sfida infinita con la Russia. 


PORTOGALLO–COSTA RICA 4–0 (1–0) highlights
Portogallo: Bebe, Bruno Coelho, Cardinal, Joao Matos, Ricardinho; Andrè, Miguel Castro, Fabio Cecilio, Djo, Re, Vitor Hugo, Tiago Brito, Cristiano. Allenatore: Braz
Costa Rica: Toruno, Cubillo, Zuniga, Brenes, Santamaria, Garro, Chaves, Mora, Vindas, Fonseca, Paniagua, Carvajal, Santi. Allenatore: Solis
Arbitri: Hnich (Mar), Youssef (Egy), Diouf (Sen). Crono: Eyebe (Cmr)
Reti: 4'25'' e 21'12'' Ricardinho, 25'52'' Andrè, 26'50'' Tiago Brito

Nell'ottavo di finale meno nobile della giornata il Portogallo conferma il pronostico e batte 4–0 il Costa Rica. Risultato che però non deve far pensare ad un compito eccessivamente semplice per i lusitani, che partono subito forte ma trovano sulla propria strada un ottimo Toruno. Come al solito a sbloccare la situazione ci pensa Ricardinho, che al 4' beffa il portiere avversario con un preciso cucchiaio. Nel primo tempo gli assalti degli uomini di Jorge Braz non producono altri gol e così bisogna attendere l'inizio della ripresa per vedere la seconda rete del Portogallo. Marcatore? Provate ad indovinare...stavolta Ricardinho si inventa un gol da distanza siderale con un missile che si infila sotto la traversa. Tre minuti dopo Andrè trova anche il 3–0, sugli sviluppi di un corner. Meno di un minuto dopo Tiago Brito mette la parola fine sul match realizzando il 4–0 da distanza ravvicinata. Il Portogallo potrebbe dilagare, ma bravura del portiere e legni fermano i lusitani. Il Costa Rica nel finale prova ad accorciare le distanze con il portiere di movimento, ma anche questo tentativo si chiude con un nulla di fatto. Portogallo ai quarti dove troverà la vincente di Azerbaijan–Thailandia. L'obbiettivo sono a questo punto quelle semifinali raggiunte una sola volta nella storia, nel 2000 in Guatemala.