Rappresentativa Femminile: Intervista a Roberto Coccia


24/02/2017 - Il selezionatore "rosa" parla dei primi mesi di lavoro in vista del Torneo delle Regioni

Dopo Simone Banchini, responsabile delle Rappresentative Juniores e Allievi, tocca a Roberto Coccia fare il punto sullo stato dei lavori della Rappresentativa Femminile. Un lavoro che il tecnico sta portando avanti insieme ai componenti del suo staff tecnico, il vice allenatore Giovanni Carboni, la collaboratrice Valentina Rosini ed il preparatore dei portieri Nicola Giannattasio. 

Mister, quanto è complesso sviluppare un concetto come il gioco di squadra in Rappresentativa, rispetto a una squadra di club?
Il tempo a disposizione, ridotto e non continuativo, rende lo sviluppo di una identità di gioco comune un compito molto complicato sia in fase di organizzazione del lavoro che nella realizzazione e verifica pratica di quanto impostato a tavolino. Tutto deve essere portato al massimo livello di semplificazione al fine di velocizzare l’assimilazione dei concetti di gioco da parte delle atlete. In rappresentativa occorrerebbe non sbagliare nulla, dalla scelta delle atlete allo sviluppo delle sedute di allenamento, ma questo non fa parte dello sport e quindi cercheremo di sbagliare semplicemente il meno possibile.
Quanto stai trovando difficile invece il passaggio dal mondo del maschile a quello delle ragazze?
Difficile non direi, stimolante piuttosto. Credo che il mondo del futsal al femminile sia per un allenatore un eccellente campo di prova per misurare le proprie capacità di trasferimento di nozioni tattiche individuali e collettive. Io personalmente non ho cambiato nulla, sia nel mio approccio che nell’impostazione delle sessioni di allenamento. Una nota positiva che ho trovato è stata la grande attenzione che le atlete riservano a quanto viene detto loro e lo spirito critico con il quale elaborano i concetti ed i movimenti proposti. Da questo punto di vista sono molto avanti sebbene devono, se vorranno crescere in futuro, lavorare molto dal lato della tecnica individuale che limita molto la qualità e velocità di tutto ciò che fanno in campo.
Come è stato l’impatto con il Comitato, con lo staff, con i dirigenti, e con tutto ciò che gira intorno alla Rappresentativa?
Ottimo direi. Ad oggi sono stato accolto nel migliore dei modi, tutti ma in particolar modo Luca Marinari, si sono resi molto disponibili nel consentire che agli stage tutto si potesse svolgere nel migliore dei modi. Molti li conoscevo, qualcuno sto iniziando a farlo e lo staff me lo sono potuto scegliere in completa libertà. Mi sento supportato al 100% e di questo ringrazio Antonio Scocca che non manca mai di manifestarmi il suo sostegno incondizionato.
Passiamo al concreto: a metà percorso, come sta procedendo il tuo lavoro in ottica Torneo delle Regioni?
Abbiamo appena completato la prima fase di studio e scelta dei principi tattici da applicare. Ora la scena passa alle vere protagoniste, le atlete, sono infatti loro che con la qualità che riusciranno a proporre condizioneranno i risultati, noi restiamo solo dei semplici facilitatori. Nella seconda parte lavoreremo sui tanti errori che ancora commettiamo sia in fase difensiva che di possesso palla.
Sei arrivato in un momento molto significativo del movimento in rosa, che è in buona crescita. Dopo due Tornei delle Regioni con risultati diversi, il primo sopra le aspettative, il secondo meno, hai a disposizione un buon materiale. Che tipo di pressione ti senti?
Nessuna pressione esterna ma semplicemente una enorme aspettativa circa la volontà e determinazione delle ragazze che a mio avviso hanno tutte le carte in regola per ben figurare. La voglia di vincere sarà l’elemento chiave per approcciare al meglio ad una manifestazione ad elevatissima concentrazione di incontri. Ne ho fatte da giocatore ma mai da allenatore, il campo come sempre sarà l’unico giudice.
Il tuo gruppo si è già assottigliato. Sarà dura scegliere le 12?
Sarà molto difficile selezionare ulteriormente ma d'altronde il limite dato non ammette eccezioni. Sceglieremo in base ad aspetti tecnici ma anche caratteriali, crediamo che la capacità di gestire i momenti di difficoltà che si verificheranno sia la qualità principe per tali appuntamenti.
Per concludere, con quali ambizioni salirai sul pullman che vi porterà in Puglia?
Collettivamente spero che riusciremo a vincere tutte le partite che saranno alla nostra portata. Personalmente mi piacerebbe vedere una Rappresentativa che gioca da squadra seguendo quanto lavorato nei nostri incontri. Sarebbe una grandissima soddisfazione…e siccome abbiamo anche qualità…sognare non è peccato!
Grazie mille mister e buon lavoro a te ed la tuo staff

Antonio Gaggioli
Addetto stampa Rappresentative C5 Toscana5