Quelli che...la Rappresentativa: Suso Rey


22/01/2018 - Scopriamo con AGA i componenti dello staff per la stagione 2017/18

A cura di: Aga
Dopo la finalissima persa lo scorso anno ed il passaggio della maggior parte di quelle giocatrici nel campionato nazionale, la Rappresentativa femminile riparte con un nuovo gruppo ed un nuovo progetto tecnico che ha portato Antonio Scocca a scegliere il mister del Prato C5 Suso Rey come nuovo selezionatore, insieme al proprio staff composto da Mirko Carlesi e Maurizio Sangirolami.
Suso Rey è nato a Foz e risiede a Burela, entrambe cittadine della Galizia. Laureato in attività fisica, tra il 2000 ed il 2009 ricopre con ottimi risultati il ruolo di preparatore atletico in molte squadre di ogni categoria nazionale, dalla serie A1 alla serie C spagnola. Nel 2009 il mister consegue il diploma di allenatore di terzo livello, il patentino di più alto livello nel futsal. Seguono due grandi stagioni alla guida del Burela, che nella A2 spagnola si qualifica per i play–off promozione sia nel 2009/2010 che nel 2010/2011, in virtù di un secondo e di un quinto posto. Seguono altri due campionati al Burela da allenatore in seconda e preparatore atletico. Nel 2011/2012 c’è la promozione in A1 attraverso i play–off, l’anno seguente arrivano dodicesimo posto e salvezza in A1 per la matricola guidata da Rey in veste di secondo di Juanlu, attuale tecnico della Cogianco. Nel 2013/2014 lo chiama in corsa il Superti–A Pontenova, formazione di serie C nazionale che Suso Rey prende in mano a novembre e porta alla salvezza. Nel 2014/2015 il ritorno in A1 come allenatore in seconda del Prone Azkar Lugo F.S., Nel 2015/2016 per mister Suso Rey c’è un doppio incarico. E’ l’allenatore e preparatore atletico dell’O Esteo F.S., squadra che centra l’obiettivo salvezza in serie B, ed è anche il preparatore atletico dell’O Parrulo F.S., squadra della serie A2 spagnola. Nel novembre del 2016 arriva per mister Suso Rey la chiamata del Prato Calcio a Cinque.
Buongiorno mister Suso Rey. Mi permetto di chiederle, e la ringrazio, questa intervista dopo che l’amico PPF mi ha parlato della sua disponibilità e gentilezza.
Non c’è niente da ringraziare. Chi lavora nel mondo dello sport sa perfettamente che i mezzi di comunicazione sono importantissimi e allo stesso tempo necessari per far conoscere all'opinione pubblica ciò che facciamo, in questo caso parliamo di Futsal che è il mio sport e di conseguenza ti rispondo e vi risponderò sempre volentieri.
E’ da soli due anni nel futsal toscano ed è arrivata questa proposta di allenare la Rappresentativa regionale femminile, segno evidente che ha già lasciato un’impronta importante.
In realtà sono in Italia da poco più di un anno, precisamente dal 1° dicembre 2017. Lo stesso giorno ho tenuto il mio primo allenamento e due giorni più tardi c’è stata la mia prima partita con il Prato. Non so sinceramente se davvero mi sono fatto notare in questo breve periodo, so solamente che ho goduto di ogni momento, di ogni allenamento e di ogni partita da quando io sono qui. La cosa più importante della mia vita, dopo la mia famiglia ed i miei cari, è il futsal, che mi ha stregato da quando avevo 18 anni e con il quale adoro gioire e far gioire con lui.
La decisione di accettare l’incarico proposto da Antonio Scocca è stata sofferta o presa velocemente?
Al termine del campionato scorso il mio presidente mi ha presentato Antonio Scocca e lì abbiamo avuto il nostro primo scambio di opinioni sul Futsal condividendo i nostri pareri. Poi all’inizio di questa stagione lo stesso Scocca mi ha fatto la proposta di essere l’allenatore della selezione Femminile Toscana. Davanti ad una proposta del genere, per una persona come me che vive per il calcio a 5, ci poteva essere solo una risposta e chiaramente è stata positiva. Semplicemente devo ringraziare Antonio e tutti coloro che hanno deciso di affidarsi a me ed al mio staff. Per me significa tantissimo, spero di essere all’altezza e di poter rispondere nel migliore dei modi alla fiducia che hanno riposto nella mia persona. Grazie davvero.
Ha già effettuato alcuni allenamenti con il gruppo. Come procede il lavoro e come vede le ragazze a sua disposizione? Di sicuro c’è che tutte sembrano seguirla con grande partecipazione.
Sapevamo che quest'anno il gruppo di giocatrici era molto diverso rispetto allo scorso anno per diverse ragioni, quindi per questo abbiamo deciso, oltre a cercare di vedere il maggior numero di partite e giocatrici possibili nel loro campionato, di fare due allenamenti nel mese di dicembre che sono serviti allo staff tecnico per vedere il livello e l’atteggiamento delle ragazze e allo stesso tempo far loro capire e sperimentare cosa significa essere parte di una selezione. Bisognava far comprendere loro la bellezza di giocare questo tipo di tornei, perché moltissime non hanno esperienza in proposito. Ad oggi ringrazio tutte le ragazze che hanno risposto al nostro appello, per l’impegno e la disponibilità che ci hanno messo, e voglio anche dire a coloro che non sono state in grado di venire, per lavoro o per motivi personali, che noi cercheremo di fare un buon lavoro per fare in modo che il prossimo anno abbiano ancora più voglia di darsi e darci una opportunità.
Saprà benissimo che, dopo la finalissima raggiunta lo scorso anno, il progetto femminile riparte in pratica da zero, con ragazze tutte nuove.
Come ho detto prima, sapevamo che il gruppo avrebbe subito tanti cambiamenti e per questo abbiamo condotto due stage nel mese di dicembre, ma sappiamo anche che non andiamo ad iniziare proprio da zero perché abbiamo qualche giocatrice che è già stata parte integrante di questa Rappresentativa, e che grazie a tutte loro e agli allenatori che hanno creduto in questo progetto, l’anno scorso sono arrivate a giocare la gran finale del Torneo delle Regioni.
Torneo delle Regioni che sarà in Umbria a fine Aprile. Cosa si aspetta da questa manifestazione?
Per essere in grado di descrivere come ci si sente in questo tipo di eventi si dovrebbe avere l'opportunità di parteciparvi, parlare con quelle persone che hanno avuto la fortuna di competere in questo tipo di torneo, vivere l’esperienza in prima persona. E’ questo tipo di emozione che ti fa venire voglia di ripeterla e di continuare a lavorare duro al fine di essere presente in quella successiva. Io ho avuto la fortuna di viverle queste emozioni ed esperienze, come giocarmi la Coppa di Spagna, lo spareggio per il titolo, fasi per la promozione in prima divisione, ed assicuro che quei momenti ti rimangono dentro per la vita. E speriamo che in Umbria si possa riuscire a competere al meglio delle nostre capacità e a dare il massimo in ogni partita. Avventurarsi in progetti più ambiziosi sarebbe complicato, perché tutte le selezioni che partecipano vogliono la stessa cosa, e la nostra quest'anno ha subito molti cambiamenti a cominciare dall’allenatore.
Per concludere mister, può dare un messaggio a tutti i gli appassionati di calcio a 5 della Toscana?
Il mio è un messaggio rivolto a tutto l’ambiente. Per far sì che il futsal continui a crescere qui in Italia è necessario incoraggiare le persone a praticare questo sport meraviglioso, e per incoraggiarle è necessario iniziare dal basso, dai club che devono promuovere il movimento dalla base, dai giovani, dai giocatori italiani, e se vengono formati buoni giocatori italiani sarà possibile far identificare i giocatori stessi e i tifosi con il team, e i campionati saranno più belli e si potranno vedere grandi partite. E naturalmente abbiamo bisogno dei media con la loro capacità di raggiungere più persone possibile, più parlano del nostro sport meglio è. E per ultimo voglio anche dire che tutti gli allenatori sono parte in causa in questa crescita, perché noi dobbiamo essere i primi in grado di motivare e di attirare i ragazzi verso questo stupendo sport, cercando soprattutto di farlo essere divertente da giocare. Quindi anche noi allenatori abbiamo bisogno di bravi formatori che ci insegnino l’arte di saper trasmettere le nostre conoscenze ai giocatori. Il tutto, ripeto, deve naturalmente essere pubblicizzato al massimo perché tutti devono sapere quanto è bello il calcio a 5.