La parola ad Antonio Gaggioli


02/03/2012 - Il responsabile del settore giovanile dell´Isolotto Fondiaria dopo il successo nel campionato Under 21
Dopo il successo nel campionato Under 21 dell´Isolotto Fondiaria ed aver sentito il tecnico Pietro Curci, è ora il turno di Antonio Gaggioli, responsabile del settore giovanile della società fiorentina.
Antonio da due anni ricopri questa nuova carica e quest´anno è arrivato il primo titolo, con il successo nel campionato Under 21: Quanto lavoro c´è dietro questo successo?
In effetti dietro questo successo, ma soprattutto dietro l´allestimento di un gruppo così valido, c´è un lavoro che non è nato quest´anno, ma che ha sicuramente radici lontane. Radici ben piantate in casa Isolotto, dove il settore giovanile è sempre stato considerato tantissimo. Io, come altri miei colleghi dirigenti, ci siamo adoperati per scovare ragazzi interessanti un po´ dovunque, da altre squadre di calcio a 5, dal calcio a 11, facendoli crescere anche nella nostra juniores. Poi è nostra abitudine effettuare degli stages nei mesi di maggio e giugno, ed anche da lì riusciamo ogni tanto a scovare qualche buon elemento. Quest´anno poi abbiamo beneficiato anche della fusione con Fondiaria, che ha portato in dote alcuni elementi di sicuro valore, come i fratelli Pini e Margutti i quali, sommati ad una rosa già valida, ha prodotto il mix vincente.
La vostra squadra era considerata fin dall´inizio la grande favorita, quanto è stato difficile sostenere il peso del pronostico?
L´esperienza mi e ci insegna che vincere i campionati non è mai facile, in nessuna categoria, figuriamoci nelle giovanili dove un piccolo particolare che va storto può inficiare tutta un´annata. Ma il mister ed i ragazzi sono stati bravissimi a vivere con serenità questa situazione, sapendo di avere le potenzialità per essere protagonisti, ma rimanendo umili e con i piedi per terra dall´inizio alla fine. Poi abbiamo sempre avuto il massimo rispetto per tutti gli ottimi avversari che ci siamo trovati di fronte.
Che voto dai alla squadra? e quale al mister Pietro Curci?
Alla squadra attribuisco un 10 perché 55 punti sono tanti (e manca una gara), lo stesso dicasi per l´ein plein fin qui nel girone di ritorno (10 vittorie su 10) e le 150 reti realizzate. Poi anche e soprattutto perché siamo stati esemplari dal punto di vista disciplinare, visto che non abbiamo subito nessuna espulsione, ed anche le ammonizioni, così a memoria, non arrivano a 10. Quest´aspetto, per il responsabile del settore, è veramente gratificante. La lode è sfumata per l´eliminazione in Coppa, ma per stavolta li perdoniamo. Anche mister Curci merita il massimo dei voti perché, aldilà delle capacità tecniche e dei risultati sportivi ottenuti di per se ottimi, è stato in grado di gestire e tenere unito un gruppo di una ventina di ragazzi, di creare una vera e propria famiglia, e credimi non è cosa facile.
Mencattini, Fabbri, Nozzoli, Perfetti, ma già anche Tanfi, Casamenti. L´Isolotto ha sempre puntato sui prodotti del settore giovanile. Quanti di questi ragazzi vedi pronti per la serie B?
E´ sempre antipatico fare dei nomi invece di altri, ma secondo me ci sono alcuni ragazzi che potrebbero fare la loro figura nella serie cadetta. Penso ai vari Pini Gianmaria, Miccinesi, Grisafi e Margutti, che comunque hanno già esordito, a Vespro e Pin. Poi sul quanto e fino a che punto siano pronti non ho le competenze necessarie per dare un giudizio.
Anche la juniores si sta comportando egregiamente, quanto sarebbe importante il bis?
Sono molto soddisfatto del lavoro che stiamo svolgendo. Già all´inizio dell´anno hanno fatto il salto in under 21 i vari Santoni, Fabbri, Zaramella e lo stesso Tanfi, segno che il lavoro di Rossi e Baglioni sta procedendo molto bene. Anche questa stagione il gruppo è interessante, e sta migliorando costantemente, la classifica sta lì a dimostrarlo, visto che siamo per ora secondi dietro la corazzata Pisa. Poi, si spera, ci saranno i play off e ce la giocheremo. Ma tengo a sottolineare che il risultato, benché importante, in sé non è fondamentale, almeno non quanto la crescita dei ragazzi.
Ti occupi anche della scuola calcio a 5. A che punto siete con questo importante progetto?
Questo, purtroppo, è l´unico neo di questa stagione. Abbiamo provato ad iniziare un percorso ad inizio anno, ma tante e troppe sono state le difficoltà gestionali nelle quali ci siamo imbattuti, tali da costringerci a mettere nel cassetto questa iniziativa. Ma il cassetto non è chiuso a chiave e non è detto che non ci riproveremo più avanti, non fosse altro per dare una grande soddisfazione al nostro presidente Borsieri che ci terrebbe tantissimo alla nascita di una scuola di calcio a 5 targata Isolotto Fondiaria.

Nicola Giannattasio