CRT: Parla il presidente Mangini


25/05/2020 - Il numero uno del Comitato Toscano: "Cinque punti chiave per aiutare in maniera concreta le società"

Il Presidente del Comitato Regionale Toscano, Paolo Mangini, collegato oggi in diretta Facebook, ha parlato per la prima volta alle società toscane dopo l'assemblea della Lega Nazionale Dilettanti della scorsa settimana. 
Il presidente ha indicato in cinque punti, quelli fondamentali per provare a salvare il maggior numero di società sul territorio. Queste le priorità indicate: 
1) Diminuzione e contenimento massimo dei costi federali
2) Contributi a fondo perduto
3) Linee di credito vantaggiose anche se non a fondo perduto
4) Costo delle utenze
5) Proroga concessioni impianti sportivi


Diminuzione e contenimento massimo dei costi federali
Dal 9 marzo la nostra priorità è il mantenimento delle società a fronte di previsioni catastrofiche. E' il  nostro obbiettivo e noi come Comitato faremo uno sforzo massimale per fare in modo che i costi siano minimi. Metteremo in campo le nostre risorse, anche a debito. Le società sono presidi sociali fondamentali sul territorio. Mi aspetto un intervento forte della LND, portando i costi a somme più che sopportabili.  Abbiamo anche chiesto una modifica del regolamento di lega, affinché si paghi la prima rata dell'iscrizione dopo l'inizio del campionato, diciamo dopo un mese. Non al momento dell'iscrizione quindi. Contestualmente abbiamo chiesto anche la spalmatura su più mesi.
Contributi a fondo perduto
Per ora non abbiamo segnali concreti da parte della Regione. Per ora si parla di in fondo di 3 milioni che possa essere indirizzato allo sport. Al momento pare che sia disponibile una cifra più bassa da incrementare fino a 3 milioni. Pare che venga fatto un bando a cui tutte le società possano partecipare. Ma quello che noi vogliamo sapere è: quali sono i criteri? Non tutte le società calcistiche, e dilettantistiche in generale, sono uguali. Inoltre serve velocità nel promulgare il bando e nel far uscire la graduatoria.
Linee di credito vantaggiose anche se non a fondo perduto
E' uscito il bando per il Credito Sportivo, ma la cosa più importante è che non ci sia burocrazia che ne freni la distribuzione di fondi sui territori.  L'Articolo 13 del decreto liquidità si parla di fondi per piccole e medie imprese. Abbiamo richiesto che venisse portato un emendamento per equiparare anche le società sportive a questa categoria. Abbiamo poi attivato una linea di credito di 5 anni che dovrebbe essere firmata a fine mese. Ci sarà un preammortamento che pressupone che si paghi inizialmente una cifra piccola, per poi salire verso la scadenza. Non escludiamo che possano esserci ulteriori accordi con altri istituti di credito.
Costo delle utenze
Non è possibile che un impianto sportivo paghi le utenze quanto un'abitazione privata. Abbiamo cercato di promuovere delle iniziative. Il decreto ripartenza parla anche delle utenze. Per i mesi di maggio, giugno e luglio subiranno una riduzione automatica della parte fissa dei costi (30%). Le società però i mesi scorsi hanno dovuto pagare il conguaglio di bollette precedenti. Lo trovo abbastanza inaccettabile.  A dicembre abbiamo promosso un tavolo con Anci, a cui abbiamo dato ancor più forza durante questa crisi. Il tema delle utenze però difficilmente potrà essere portato avanti con tempi celeri a causa di alcuni problemi strutturali non di facile soluzione. Quindi per correttezza nei confronti delle società dobbiamo muoverci in altra direzione.
Dobbiamo mettere in campo strumenti nuovi, che ci possano dare una possibilità di gestire gli impianti con minori spese. L'unico modo è quello di fare "massa critica" tra le società, ovvero creare un gruppo di acquisto. Cioè verificare la possibilità di creare una consorzio, una srl, promosso e coordinato dal CRT, ma composto da più società possibili. Abbiamo già avviato le prime verifiche e questa cosa è fattibile e se ci sono società interessate possiamo cominciare a lavorarci da subito. Questa società non "acquista" solo energia elettrica e gas, ma deve avere l'obbiettivo di mettere in campo diversi servizi. Penso ad esempio a materiale sportivo, assicurazioni, mezzi di trasporto. Le società dovrebbero versare una quota minima di ingresso per creare un capitale sociale. Andando a quel punto a parlare con le aziende di erogazione potendo contare su numeri tali da portare a scontistiche importanti.  Per me è l'unico modo per abbattere i costi per le società, a cominciare da quelli enormi dell'acqua.
Proroga concessioni impianti sportivi
Diventa fondamentale la proroga della concessione degli impianti. Il decreto dice che si possono prorogare solo quelle in scadenze del 2020. Le altre, a parere di chi ha redatto queste disposizioni, avrebbero più tempo per ammortizzare le perdite di questi mesi. Ovviamente è un discorso che non sta né in cielo né in terra, perché in ogni caso le società hanno perso un anno. Sono quindi in contatto con gli assessori allo sport dei comuni, che hanno ben chiara questa problematica e l'hanno portata al tavolo Anci nazionale. Ma noi non possiamo aspettare. Quindi chiedo alle società di inviare una mail al Comitato quando sono in scadenza le convenzioni e avere un quadro più chiaro della situazione. 

Ci sono poi altri aspetti, diciamo secondari, ma non troppo. Ho chiesto alla Lega di prorogare di un anno tutte le omologazioni. Per quanto riguarda le date, posso al momento solo confermare che la stagione sportiva si concluderà regolarmente il 30 giugno. Dopo il Consiglio del 5 giugno spero di potervi comunicare con più certezza le tempistiche per i tesseramenti, iscrizioni e altri aspetti burocratici.