Road to Euro 2022: Primo ko azzurro


09/04/2021 - L´Italia approccia male la partita con il Belgio e arriva la prima sconfitta della gestione Bellarte

BELGIO – ITALIA 5–4 (3–2 p.t.)
BELGIO: Idrissi, Ah. Sababti, Rahou, Adnane, Diniz Pinheiro, Vrancken, Teixeira, Ab. Sababti, Dahbi Reda, Ghislandi, Leo, Ettalaki, El Fakiri, Paulus. Ct. Bachar
ITALIA: Molitierno, Murilo, Motta, Merlim, Gui, Di Ponto, Esposito, Cesaroni, Di Eugenio, Musumeci, De Matos, Vieira, Arillo, Dudu. Ct. Bellarte
RETI: 2'05'' p.t. Diniz Pinheiro (B), 4'10'' Ghislandi (B), 5'58'' Musumeci (I), 9'45'' Rahou (B), 19'42'' aut. Ah. Sababti (I), 8'39'' s.t. e 10'44'' Leo (B), 12'11'' Dudu (I), 16'06'' Musumeci (I)
AMMONITO: Motta (I)
ARBITRI: Aurélien Uzan (FRA), Michael Lima De Sousa (LUX), Jiri Bergs (BEL), CRONO: Stef Stas (BEL)

LIEGI –  La prima sconfitta dell’era Bellarte è un ko indolore per l’Italfutsal, già qualificata matematicamente per i Paesi Bassi, dove l’anno prossimo si svolgerà la fase finale degli Europei. A Liegi gli Azzurri vengono sconfitti per 5–4 al termine di una gara combattuta ed emozionante, decisa da qualche errore in fase di impostazione e dall’imprecisione sottoporta, ma soprattutto da un approccio alla gara poco puntuale. Il finale tutto cuore degli uomini di Bellarte non è bastato per riequilibrare la sfida, ma i segnali positivi per l’Italia non sono comunque mancati, dal buon apporto dei giovani sul terreno di gioco ad una reazione intensa e compatta. 
La partita. L’avvio di gara del Belgio mette non poco in difficoltà gli Azzurri. A differenza della sfida di un mese fa a Prato, i Diavoli Rossi sono da subito aggressivi in difesa, pressano alto e non disdegnano il gioco sul portiere. Al 3’ Diniz Pinheiro sfrutta un errore in fase di impostazione dell’Italia e porta in vantaggio i suoi, e dopo un paio di minuti è Ghislandi a capitalizzare in rete, sfruttando al meglio un tap–in sotto porta. Così, dopo poco più di quattro minuti di gioco i ragazzi di Bachar sono sul doppio vantaggio, lasciando la netta impressione di aver approcciato la sfida nella maniera migliore possibile. Bellarte è costretto a chiamare l’immediato timeout per correre ai ripari e i risultati non si fanno attendere: al 7’ Musumeci dimezza il gap e riapre subito la sfida (2–1). Ma proprio quando l’Italia sembra aver rimesso la partita su binari più congeniali ai colori azzurri, i Diavoli Rossi si riportano sul doppio vantaggio grazie a Rahou (3–1 al 10’). Per il Belgio è una gara di vitale importanza per arrivare nel migliore dei modi alla decisiva sfida della prossima settimana in Finlandia e ottenere così il pass per la fase finale degli Europei, e il portiere Idrissi viene chiamato spesso a orchestrare il gioco offensivo dei suoi. A 3’ dall’intervallo Bellarte decide così di giocarsi anche lui la carta di Cainan come portiere di movimento ed è proprio il giocatore del Valdepenas a timbrare il 3–2 ad appena 18 secondi dall’intervallo.
La ripresa inizia così come si era chiusa la prima frazione di gioco, con un’Italia concentrata e reattiva, capace di mettere più volte in difficoltà i padroni di casa. Il Belgio inizia ad accusare lo sforzo fisico di un grande primo tempo, giocato ad alta intensità, ma ancora una volta, nel momento migliore degli avversari, trova nuovamente il doppio vantaggio con Leo (29’), abile a finalizzare dalla distanza un pallone perso dagli Azzurri con Musumeci come portiere di movimento. Due minuti più tardi è ancora Leo, nuovamente dalla propria metà campo, a punire il gioco italiano sul portiere e le sue imprecisioni nell’impostazione (5–2). Quando la squadra di Bachar sembra in dominio della gara, Alano (33’) accorcia le distanze con un tocco sotto porta; l’Italia torna a crederci e Musumeci firma la doppietta personale a meno di quattro minuti dal termine (5–4). Gli ultimi attimi di gara sono vissuti con il cuore in gola, con gli Azzurri a testa bassa alla ricerca di una clamorosa rimonta. L’ultima emozione è la traversa piena colpirta da Cainan quando il cronometro segnala che mancano solo trenta secondi alla sirena finale. Finisce così con una sconfitta immeritata per il gioco espresso nei 40 minuti e frutto più che altro dell’errato approccio alla gara degli Azzurri.