SERIE B


18/05/2012 - Parla Claudio Citi, presidente della Cmc Livorno
Una stagione da dimenticare a livello nazionale per il movimento toscano, con quattro squadre retrocesse in C1. Tra queste c´è anche la Cmc Livorno, ultima classificata, che non è riuscita a ripetere l´impresa dell´anno precedente. Con il patron labronico Claudio Citi facciamo il punto della situazione cerchiamo di capire quale sarà il futuro della società.
Claudio, dopo due anni abbandonate la serie B. Come analizzi questa retrocessione?
Questa retrocessione è figlia di una serie di combinazioni, in primis la fine di un ciclo. "Purtroppo" nell´anno della C1 ci siamo trovati in testa al campionato, nonostante avessimo pianificato due, tre stagioni per rinforzare il gruppo per inserire forze fresche e puntare alla promozione, abbiamo vinto e siamo saliti in B. Il primo anno di B abbiamo inserito alcuni elementi ma il gruppo della promozione era l´asse portante della squadra e infatti ci siamo salvati. Quest´anno purtroppo con il prepensionamento di Benetti, Bassini, Pucci e in corso della stagione anche di Mariani e Ivani, ci siamo trovati con i ragazzi inseriti lo scorso anno che non stati in grado di coesistere con i nuovi arrivati di quest´anno causando così lo sfaldamento del gruppo e la relativa retrocessione. Cosa ti rimane di questi due anni di serie B?
Sicuramente una grande soddisfazione, la voglia di tornare e le esperienze acquisite avendo avuto la possibilità di conoscere dirigenti di altre società di livello nettamente superiore alla mia. Purtroppo però ho anche capito che se in Italia continuiamo a far giocare troppi stranieri nelle nostre squadre non riusciremo mai a far crescere i giovani Italiani.
In queste due stagioni avete ottenuto buoni risultati a livello giovanile. Ripartirete dai vostri ragazzi?
Sicuramente sì, infatti se riesco ha trovare il materiale umano vorrei formare la juniores perché obbligatoria in C1, ma allo stesso tempo vorrei confermare anche l´under 21. I ragazzi ormai fuori quota per l´under e che si sono distinti sia nella loro categoria che nella prima squadra quest´anno faranno parte del progetto.
Ci sarà ancora Garzelli alla guida della squadra?
Purtroppo no. Riccardo è un carissimo amico ma abbiamo deciso insieme che era giusto interrompere la nostra collaborazione. Colgo l´occasione per ringraziarlo pubblicamente per tutte le soddisfazioni che mi ha dato in questi cinque anni, dove ha dimostrato una grande professionalità.
Con quali obiettivi andrete ad affrontare la serie C1?
L´obbiettivo principale sarà quello consolidare la società facendola crescere anche a livello di dirigenza e di formare un gruppo solido di italiani per poter nel giro di due, tre stagioni provare a tornare in serie B. Colgo l´occasione per annunciare come prima mossa di quest´anno l´ingaggio di Cristiano Bernini come Direttore Sportivo, incarico che ad oggi nessuno in società aveva mai ricoperto.