Parla Claudio Fiori

Claudio Fiori sarà l´allenatore del Prato C/5 anche nella prossima stagione. Il tecnico, mitico “The Wall” dei tempi del Furpile, ha accettato la proposta della società ed è dunque stato ufficialmente confermato. Il Prato sarà nuovamente impegnato nel campionato di serie B, che prenderà il via a fine settembre.
Mister Fiori, soddisfatto?
“Sono molto contento per la conferma. Ci voleva poco per trovarsi, l´accordo è stato semplice. La società stavolta è partita dalla scelta dell´allenatore per impostare con chiarezza la prossima stagione. Ora sono in corso i colloqui con i giocatori ma non dovrebbero esserci difficoltà. Ripartiremo nel segno della continuità, al 95% sono tutti confermati. Molti under 21 vanno fuori quota, occorre fare le giuste valutazioni. Senza nulla togliere a nessuno, non potremmo gestire una prima squadra di venti o trenta giocatori. Alcuni hanno bisogno di andare a giocare, è il momento di fare delle scelte”.
E Russo e Gensini, gli eroi della salvezza?
“Loro sono stati confermati a pieni voti, meritano una chance in prima squadra”.
Ci saranno arrivi?
“Stiamo lavorando su due o tre innesti, senza stravolgere una squadra che è già abbastanza valida. E´ vero che il Prato quest´anno si è salvato solo all´ultima giornata, ma bisogna riconoscere che tra infortuni, squalifiche e sfortuna è stata un´annata maledetta. Il gruppo già così vale almeno la metà classifica”.
Che faranno i grandi vecchi?
“Hanno espresso l´intenzione di continuare, cercano la rivincita dopo un anno poco felice. Solo Coccia ha voglia di ridurre il suo impegno sul campo, aumentando quello sul piano dirigenziale”.
Il Prato non lotterà per la serie A2?
“Ad oggi è difficile pensare ad una promozione. La società sta già da tempo facendo sacrifici importanti. Il periodo di crisi generale non aiuta certo a rimpinguare il budget a disposizione. Bisogna fare di necessità virtù in attesa che tornino tempi migliori. Tutto ciò premesso, credo molto in questa squadra e punterò a fare molto meglio di quest´anno. Possiamo toglierci le nostre belle soddisfazioni, ne sono sicuro”.
Le “big” del girone hanno tutte fallito i play–off: vi ritroverete ancora di fronte, salvo ripescaggi, Forlì, Imola, Grifo, L´Arena. Non sarà facile.
“Per noi è lo stesso. Se non ci fossero quelle squadre, ce ne sarebbero altre probabilmente altrettanto ambiziose. Peccato piuttosto per le quattro retrocessioni toscane. Se ne vanno squadre più simili al nostro livello di gioco, ed aumenteranno i costi per le trasferte. Il calcio a 5 toscano negli ultimi anni ha indubbiamente perso competitività, il confronto quest´anno è stato impietoso. Anche se, ripeto: senza tutta la sfortuna che ci ha colpito quest´anno, avremmo potuto dire maggiormente la nostra”.
La novità sarà il derby con la Terranuovese, sospinta da un pubblico caldo e numeroso.
“Alla Terranuovese diamo il benvenuto nel calcio a 5 nazionale. Sarà un piacere conoscere questa nuova realtà seguita da così tanti appassionati”.
Si diceva che Fiori volesse rivoluzionare la rosa di questo Prato.
“All´inizio avevo proposto un maggior ringiovanimento, è vero. Ma abbiamo ben presto convenuto che non c´erano le condizioni per portarlo avanti. E poi è dura toccare un gruppo che anche in quest´annata difficilissima è rimasto sempre unito. E´ questo che alla fine ci ha salvato. Questa è una squadra vera, con giocatori che hanno valori tecnici ed umani in grado di fare la differenza. Punteremo ancora su di loro. Il rinnovamento sarà graduale. Alcuni dei nostri giovani sono cresciuti ed avranno le loro opportunità. Mi fa piacere che la società abbia considerato prioritaria la loro conferma. E´ una società seria, solida e che guarda avanti. In mezzo a tanti che promettono mari e monti a vanvera, qui la società è molto quadrata ed utilizza solo il budget che sa di avere a propria disposizione. Sono convinto che alla fine la serietà paga sempre”.
E il settore giovanile?
“C´è molto da fare. L´Under 21 è da rifare. E poi ci preoccupa l´obbligo di avere una scuola calcio. Sono sfide difficili, vedremo cosa riusciremo a fare”.

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