Quarti di finale: Mattagnanese ko in Lombardia


05/04/2022 - Brutta sconfitta per i mugellani. Al ritorno servirà più di un´impresa

PAVIA–MATTAGNANESE 9–5 (6–3 pt)
PAVIA: Procino, Magnini, Rovati, Kuster, Tricarico, Cavalli, Cimmino, Colombara, Rascon, Filippi, Droschi, Fazzini. Allenatore: Giola
MATTAGNANESE: Becchi, Francini; Innocenti, Gialluisi, Flores, Nardi, Secchioni, Mangione, Naldi, Domingo, Lamacchia, Bloisi, Becchi. Allenatore: Zudetich
​Arbitri: Basile di Torino e Pasquino di Nichelino, crono: Luciano di Lomellina
Reti: pt 4' 36''Mangione (M), 5' 05'' Tricarico (P), 9' 43''Rovati (P), 10'03 Mangione (M), 12'Tricarico (P), 13'05'' Domingo (M), 14'55' Magnini (P), 15'17'' Rovati (P), 18' 40'' Rovati (P); st 0' 44'' Rovati (P), 3'14'' Domingo (M), 5'55' Tricarico (P), 7'46'' Rovati (P), 18'46'' Gialluisi (M)

PAVIA – Pesante ko per la Mattagnanese nella gara di andata dei quarti di finale della Coppa Italia di Serie C, al cospetto di un Pavia forte di ottime individualità locali e di ben quattro stranieri: i brasiliani Cimmino (ex Geraci Firenze) e Kuster, l'argentino Tricarico e lo spagnolo Rascon, ex Cartagena. Un risultato che mette a fortissimo rischio la qualificazione alla Final Four. Eppure i mugellani erano partiti con il piede giusto, portandosi in vantaggio con Mangione. Botta e risposta del Pavia, che ribata con l'argentino Tricarico, che aveva iniziato la stagione in A2 con il Sestu, e con Rovati. La rimette in parità ancora Mangione, prima del 3–2 di Tricarico e del 3–3 di Domingo. Primo quarto d'ora di grande equilibrio in una partita decisamente divertente. A questo punto, però, il Pavia spinge sull'accelleratore e trova tre reti in meno di quattro minuti. Prima Magnini trova il 4–3, poi una doppietta di Rovati manda le squadre negli spogliatoi sul 6–3 per i padroni di casa. Lo scatenato Rovati fa poker dopo appena 44'' del secondo tempo, per il +4 pavese. Domingo accorcia, ma ancora la premiata ditta Tricarico–Rovati (cinque gol per lui), allungano sul 9–4. Nel finale la rete di Gialluisi rende la sconfitta meno pesante, ma il –4 in terra lombarda pare una montagna da scalare nella gara di ritorno.