FUTSAL STORIES: Giulia Teggi


18/06/2023 - Più forte del dolore, più forte del destino. La storia di una ragazza che ha continuato a sognare

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Attimi che durano in eterno, emozioni che restano cristallizzate nella mente e nel cuore. Gioia, felicità, godimento, ma anche sofferenza, dolore, discese ardite che non sempre fanno rima con risalite. Lo sport a volte è come le vecchie musicassette, con nastri che saltano fuori dalla bobina e che si riavvolgono faticosamente. 
Chissà quale nastro ha provato a riavvolgere Giulia Teggi il 13 giugno 2023, con indosso la maglia azzurra numero 11, ascoltando le note dell'inno nazionale. Un destino da predestinata del futsal che tante, troppe, volte le ha posto dinanzi ostacoli enormi da superare. Un percorso iniziato dieci anni fa, nell'estate del 2013, quando l'Isolotto individua in lei il più importante talento del calcio a 5 toscano. Giulia è poco più che diciottenne e si è messa in luce con la maglia dell'Elba 97. Lascia la piccola Marciana Marina per farsi ammaliare dall'avvolgente fascino di Firenze. Per vivere un sogno. Il sogno della Serie A, che così descriveva su Facebook, alla vigilia del raduno precampionato. 
"Se da piccola mi fossi scritta una storia, la storia più bella che mi potessi immaginare, l'avrei scritta come effettivamente mi sta accadendo.. Lasciare il mio mare, la mia Famiglia e i posti dove sono cresciuta è difficile certo, Ma se non lo avessi fatto tutti i sacrifici, tutto il sudore, tutte le botte, le ossa rotte e le cicatrici sarebbero state inutili.. Con il cuore pieno di voi inizio una nuova storia, Ringrazio tutti, chi c'è sempre stato e chi invece è andato via, chi mi ha fatto sorridere e chi piangere.. Ho protetto questo mio sogno per anni, dal giudizio della gente e da chi cercava di portarmelo via, fiera di averlo fatto! Non so cosa mi riserverà il futuro.. Per adesso mi godo il presente che è una fottutissima Figata!"
Forza fisica prorompente, ottima tecnica di base e tiro al fulmicotone. L'impatto con la Serie A è clamoroso. Va a segno quattro volte nelle prime sei giornate. Da predestinata appunto. Ma il primo ostacolo è dietro l'angolo. Il cuore, quel cuore enorme che ha sempre messo in campo, le chiede una pausa. Servono accertamenti e la prima stagione nell'olimpo del futsal italiano si ferma qua. Abbattersi e tornare indietro potrebbe essere semplice, ma si sa, il carattere degli isolani è come gli scogli sferzati dalle onde. Resistente alle intemperie, tenace, orgoglioso, ricco di forza d'animo.
Le due stagioni successive la rivedono in campo al top, arrivano una semifinale scudetto ed il trionfo in Coppa Italia e poco importa se in una squadra di fenomeni lo spazio non è molto. Quella coppa è la prima ricompensa, la strada verso il successo, a 21 anni, sembra tracciata. Ma il destino è di nuovo dietro l'angolo.
L'Isolotto fallisce e riparte dalla C come Futsal Florentia. Giulia crede nel nuovo progetto e a suon di gol riporta la squadra in A2. Ne approfitta anche la Rappresentativa Regionale che puó contare su una squadra mai vista in Toscana. Giulia è la stella indiscussa al Torneo delle Regioni in Puglia: 15 gol in 6 partite, ma non bastano per portare a casa il trofeo. Nel frattempo qualcosa si rompe con il Florentia, ma c'è il Pelletterie a ridare un senso alla parola "casa". Due annate di A2, 54 gol, un titolo di capocanniera e, finalmente, dopo tre anni di inseguimento, il ritorno in Serie A. Primo nastro riavvolto. Il sogno continua.
Ma il destino è ancora lì, bastardo. Non una, ma due volte. Il 19 gennaio 2020 il piede fa crack procurandole una frattura scomposta. In mezzo alla pandemia arde comunque la voglia di tornare in campo e la Giulia Teggi che si presenta ai nastri di partenza del campionato di Serie A 2020/21 è pronta a riavvolgere nuovamente il nastro e ripartire. L'inizio è sfolgorante, prime 4 partite, 2 gol. Alla quinta giornata arriva al Palasport di Scandicci il Granzette, Giulia è una furia. Segna il suo terzo gol e sembra immarcabile. È il momento della rinascita, ma stavolta a cedere, per un movimento sfortunato, è il ginocchio. Diagnosi impietosa, lesione del legamento crociato anteriore. Stagione finita. Il Pelletterie intanto retrocede, c'è da ripartire ancora dalla A2. Il recupero non è semplice, il tunnel è lungo e la luce torna a brillare il 5 dicembre 2022, con il ritorno al gol. Saranno 15 a fine campionato.
Altro nastro riavvolto. Si ritorna in Serie A. Una Serie A da affrontare con il dolore nel cuore, senza la presenza fondamentale del babbo, scomparso in estate. Ma in quel cuore grande, che qualche anno prima le aveva imposto il primo stop, trova la forza per dipingere una stagione capolavoro: 8 gol, una maturità agonistica forse mai vista prima, un contributo fondamentale per la storica qualificazione ai playoff del Pelletterie.
E torniamo a qualche giorno fa al 13 giugno 2023. All'inno di Mameli, alla maglia azzurra. A quei nastri riavvolti. A quelle discese ardite trasformate, stavolta si, in risalite. Ad una meravigliosa atleta elbana, più testarda del destino infame, che non ha mai smesso di sognare. E quel sogno lo ha tinto di azzurro.

Nicola Giannattasio