La calda estate della C1 toscana


27/07/2023 - Rinunce, ripescaggi, autoretrocessione e un mercato pazzo hanno acceso l´estate

Quella 2023 è stata senza ombra di dubbio l'estate più calda degli ultimi anni per la C1 toscana. Tutto sembrava indirizzato verso la normalità, con 15 squadre confermate al via dopo la promozione del Boca Livorno in B, le retrocessioni di Limite e Midland e le promozioni di Tau, Rione e Virtus Poggibonsi, che gia pregustava lo storico derby con la Poggibonsese. 
In realtà, dietro la facciata, erano già cominciati i primi scricchiolii. La prima società a vacillare, e poi a cadere, è stato il San Lorenzo. Il club mugellano, dopo una brillante salvezza, è piano piano uscito dai radar, fino alla decisione di non iscriversi alla prossima C1. Al di là del dispiacere che sempre esiste quando una squadra sparisce, dal punto di vista logistico si andava incontro ad una C1 più snella, con 14 squadre, nessun turno di riposo e poche possibilità di scomodi infrasettimanali. Nel frattempo, però, altre società hanno iniziato a vacillare. Su tutte La 10 Livorno e il Five to Five, da rifondare dopo i divorzi con i tecnici Agosti e Maraia. La società labronica, nonostante le problematiche che hanno portato alla sparizione della sezione femminile e la rinuncia alla A, è riuscita fare quadrato intorno al presidente Ghiselli, rilanciando il progetto al maschile e confermando la C1. Più impervia la strada del Five to Five, con il presidenre Ciampi che solo qualche giorno fa, con un annuncio social, ha sciolto i dubbi. Dubbi, è bene precisarlo, non di natura economica, bensì di allestimento della squadra. Il Five ripartirà praticamente dall'U19, ma ci sarà. Mentre queste due situazioni andavano risolvendosi, ecco che altre due hanno rovinato i sonni tranquilli del responsabile regionale Simone Banchini. 
Anche in questi casi i problemi sono piombati all'improvviso su due società solide economicamente, ma in difficoltà nell'allestire squadre all'altezza della categoria di competenza. E si tratta di due realtà importantissime della nostra regione. La prima è la Poggibonsese, seconda società più anziana della Toscana, che ha deciso di rinunciare alla C1 per ripartire da zero dalla C2. La seconda è il Città di Massa, che dopo quattro anni di A2 (tre chiusi ai playoff) ha optato per due passi indietro. Uno scenario che ha portato le società aventi diritto a "quota 13", più il CdM con richiesta di inserimento in organico come società in esubero. "Quota 13" costringe a guardare alla graduatoria dei ripescaggi, guidata dall'Atletico Fucecchio. La rinuncia dei fiorentini apre le porte della C1 al San Giovanni e al suo mercato faraonico (altro tema su cui torneremo).  Con i valdarnesi si arriva alla quota delle 14 aventi diritto a cui va sommato il Cittá di Massa. La domanda più frequente nelle ultime ore è "perché ripescare il San Giovanni se già con il Massa si arrivava alle 14 desiderate?". Semplice, perché da regolamento, per raggiungere il numero di partecipanti minimo previsto dal format del campionato (14) in caso di rinunce e numero minore delle 14 unità bisogna completare l'organico attingendo dai ripescaggi. Ecco perché il San Giovanni. Mentre il Città di Massa è, come detto, società richiedente di partecipare in esubero, come già accaduto in passato ad altre società "autoretrocesse" dal nazionale (Terranuovese, San Giusto, Poggibonsese e Mattagnanese). Quindi C1 a 15, con tutte le problematiche organizzative del caso. 
Dovrebbe non regalare ulteriori sorprese, invece, la situazione del Futsal Pistoia, che nonostante i non celati problemi economici dovrebbe avere l'ok per l'iscrizione in A2. 
Il tutto a pochi giorni dalla scadenza delle iscrizioni in C1, che si chiuderanno il 2 agosto.
MERCATO – A rendere ancor più calda questa estate ci si è messo il futsal mercato. Chi pensava ad una C1 2023/24 in cui sarebbero state Versilia e Torrita le due principali sfidanti si è dovuto ricredere. Le Crete e il ripescato San Giovanni hanno attinto a piena mani dal mercato degli stranieri, favorite da un regolamento che ad oggi pone limitazioni nei campionato nazionali ai giocatori non formati (4 in A, 3 in A2 Elite, 2 in A2 e uno in B), ma non in quelli regionali. In C1 si possono avere due extracomunitari e un numero illimitato di comunitari e oriundi. Questo in attesa di capire come si muoverà il Città di Massa, che dovrebbe trattenere Dodaro e Cattani e che potrebbe ingaggiare stranieri molto forti per provare subito l'assalto alla B. E le altre? Tante possibili mine vaganti e qualche vaso di coccio che sembra destinato ad essere schiacciato dai tanti vasi di ferro. Ma questi sono pronostici di fine luglio. Alla fine a parlare, come sempre, sarà il campo.