Il ciclone Talent Consulting si abbatte sul futsal toscano


01/02/2024 - La nuova agenzia di calciatori ha fatto incetta di talenti della nostra regione

Un ciclone improvviso si è abbattuto sul futsal toscano, che per la prima volta nella sua storia si trova alle prese con un'agenzia di consulenza e gestione di giocatori: Talent Futsal Consulting
In passato pochissimi nostri atleti si sono affidati ad un "procuratore" per poter svolgere la propria attività, come sporadiche sono state le esperienze fuori regione. I primi furono Tesi, Apruzzese e Picconi al Bologna, poi Busato e Giannattasio al Kaos e Bernardi a Cagliari. Il nulla fino al trasferimento di Berti prima all'Acireale e da lì in tante altre società. In tempi recenti è toccato a Benlamrabet (Olimpus e Petrarca), Lucchesi (Bernalda e Potenza Picena), Martini (Domus Bresso), Barbensi (Faventia, Manfredonia, Latiano). 
In estate si era mosso Niccolò Buti, passato dal Prato all'Alghero. E proprio l'ex portiere laniero è da qualche settimana entrato a far parte della scuderia Talent Futsal Consulting. 
Il modus operandi dell'agenzia è apparso subito chiaro, fare incetta di talenti in Toscana, per poi dirottarli fuori regione. E' successo a Thomas Stentati, passato dal Monsummano al Città di Gela in B, e nelle ultime ore di mercato anche ad Alessio Arcuri, dal Monsummano alla Videoton Crema in A2, e Francesco Masini, dal Firenze al Città di Acri, ancora in B. 
Ma della "scuderia" fa parte anche Tommaso Pedani del Boca e tanti altri ragazzi sono stati contattati per entrarne a far parte. Viceversa in Toscana è arrivato il pivot spagnolo Juan Moreno, piazzato al Prato in A2. 
Un vero e proprio ciclone dicevamo, che sta trovando spiazzate le società toscane (soprattutto del regionale), che mai hanno avuto a che fare con agenzie di calciatori e tutto quello che ne consegue. Con trasferimenti che possono maturare nelle ultime ore di mercato e trattative con società che non sono le consuete vicine di casa. 
Ma anche gli stessi ragazzi si trovano catapultati improvvisamente in un'altra dimensione, lontani centinaia di chilometri da casa e con la responsabilità di diventare Giocatori. Non più talenti coccolati dai club che li hanno cresciuti, ma uomini capaci di fare la differenza in campionati importanti, in contesti di vita quotidiana diversi da quelli a cui erano abituati. Un bel salto. Siamo pronti per questa rivoluzione: Sono pronte le società? Sono pronti i giocatori? Ai posteri l'ardua sentenza.