INTERVISTE: La parola a Luca Roggio, tecnico dell´Arpi


02/09/2025 - Si avvicina l´inizio della nuova Serie B e abbiamo intervistato alcuni dei protagonisti della nuova stagione

Arriva una nuova rubrica fatta di interviste che ci porteranno all'inizio della prossima stagione scoprendo i nuovi protagonisti delle società toscane che parteciperanno al campionato di Serie B. 

Oggi intervistiamo Luca Roggio, nuovo allenatore dell'Arpi Nova Campi Bisenzio. Arriva dal Versilia, dove ha ottenuto eccellenti risultati e condotto la squadra dalla C1 alla B. Adesso una nuova avventura in biancorosso, dove sarà affiancato da Paolo Vannini come Direttore Tecnico e da uno staff di collaboratori che comprende Dario Alati, ex tecnico dell'Hellas Livorno, Simone Mastrolia, allenatore dell'Under 19, Marco Lo Brutto e Francesco Cecconi. 

Luca, al via una nuova esperienza, ancora in B, ma "lontano" da casa. Sensazioni ed emozioni?
Sì, sto ripartendo con una nuova esperienza, la prima lontano da casa. C’è tantissima emozione, perché lascio l’ambiente in cui sono sempre stato, a Versilia, per vivere qualcosa di diverso. In questo momento provo un mix di sensazioni fortissime. Sono molto contento di essere riuscito a restare nella stessa categoria, che ho difeso con tanta fatica e sofferenza salvandomi con Vestidia, e ora sono felice di poter ripartire da qui.

Ti trovi un gruppo formato da giocatori di grandissima esperienza, molti dei quali anche più grandi di te. Qual è il segreto per un allenatore giovane di imporre le proprie idee?
Credo che, a prescindere dall’età, per un allenatore la cosa fondamentale sia essere credibile. Avere tanti giocatori di esperienza per me rappresenta un punto di appoggio e una grande forza. Ho già parlato con loro e sono sicuro che mi daranno una mano nei miei margini di crescita; allo stesso tempo sono convinto che anch’io potrò dare qualcosa a loro. Penso quindi che sarà un’annata di crescita per tutti, soprattutto per me.

Sei partito dal giovanile, poi campionati regionali, poi Serie B, torneo che hai vissuto anche da giocatore. Come è cambiata la categoria in questi anni?
Sì, diciamo che ho fatto un po’ di gavetta. Ho avuto la fortuna di toccare la Serie B da giocatore, quando era un campionato molto forte e importante, con giocatori di grande livello. Successivamente, con l’inserimento della Serie A2 Elite, il livello si è un po’ abbassato e, dopo la riforma degli stranieri, forse è calato ancora di più. Oggi però la Serie B è composta soprattutto da italiani, con squadre comunque importanti e tornei molto equilibrati. La considero un bel campionato, un ottimo trampolino di lancio sia per i giocatori sia per gli allenatori. In fondo è pur sempre un campionato nazionale e ti mette a confronto con società di rilievo.

L'anno scorso campionato equilibratissimo, con dieci squadre a due giornate dalla fine in lotta per playoff e playout. Ti aspetti una stagione simile?
Sì, sicuramente sarà una stagione complicata, proprio come quella dello scorso anno, con un campionato molto equilibrato. Anzi, credo che il livello si sia alzato un po’, perché società come Futsal Prato e Villafontana hanno fatto acquisti importanti e un mercato di rilievo. Sarà quindi un campionato leggermente superiore rispetto allo scorso anno, ma penso che anche questa volta prevarrà l’equilibrio. Per questo sarà fondamentale partire bene, poi vedremo strada facendo come andranno le cose.

L'obbiettivo dell'Arpi è sicuramente quello di confermare i playoff dell'anno scorso, chi vedi tra le vostre rivali maggiormente attrezzato?
L’obiettivo dell’Alpinova è innanzitutto quello di crescere come società e di cercare di fare sempre meglio. Tutto ciò deve poi riflettersi in campo, e solo a quel punto sarà la classifica a dire la sua. Non sono mai stato un allenatore che si pone obiettivi prefissati a inizio stagione: il mio vero obiettivo è crescere e far crescere l’ambiente in cui lavoro, ed è questa la cosa fondamentale.
Quest’anno ci sono molte squadre attrezzate: penso a come ho già detto, Villafontana, Futsal Prato e anche al Bagnolo. Le formazioni emiliane hanno sempre una marcia in più. È stata inserita anche Padova, con un allenatore che conosco bene, molto competente, con cui ho fatto il corso per il patentino. Anche in Toscana ci sono diverse squadre competitive. Sarà quindi sicuramente una stagione complicata, ma spero che riusciremo a essere protagonisti per quello che possiamo dare. L’obiettivo rimane quello di divertirsi e arrivare il più in alto possibile, facendo sempre le cose per bene.