SERIE D/A


20/09/2012 - Chiacchierata con Cristian Bini Conti, allenatore della Pietà

Cristian, torni alla Pietà con grande entusiasmo. Con quali obiettivi?
Torno con tanta voglia ed entusiasmo. Spero di non fare un campionato anonimo, ma di tornare ai livelli di un paio di stagioni fa, e di divertimi fino all´ultima giornata.

Che squadra avete allestito?

Abbiamo creato a mio parere un bel mix di giovani e vecchietti. Ci sono stati gli innesti di Nardini e Lo Iacono, che ho avuto all´under 21 del Prato e gli arrivi di Spadaro, un gradito ritorno, e Guasti. Ritengo che nella nostra squadra si uniscano coscienza e incoscienza.

Cosa ne pensi del girone A di questa serie D?

Mi sembra un bel girone, con due o tre squadre che partono favorite sulle altre. Per il resto tante nuove o rifondate quindi un bel rebus. Come ogni anno in serie D è difficile stabilire griglie di partenza.

Hai lasciato l´under 21 del Prato. Cosa ti resta di questa esperienza?

Mi restano tantissime cose. In primis i rapporti stabiliti con tutti, a partire dalla passione del presidente Aniello Apicella, per passare dal cuore e cervello prima di Pippo Quattrini e poi di Claudio Fiori, per finire all´affetto dei ragazzi. Tutti sia i miei dell´under che quelli della prima squadra.

Sei un caso piuttosto raro nel nostro mondo. Ovvero un ex arbitro che è passato dall´altra parte come allenatore. Facendo tesoro di questa doppia esperienza. In cosa può migliorare secondo te il rapporto con i direttori di gara nei campionati regionali?
Sicuramente, ed è una cosa che auspico dai miei tempi con il fischietto in mano, ci vorrebbero più rapporti diretti con quell´ambiente. Per esempio la presenza ad alcuni allenamenti di direttori di gara per fare capire la loro prospettiva e per insegnare il regolamento. In cambio le squadre potrebbero far capire meglio la tattica di gioco e ci si potrebbe confrontare con alcune situazioni tattiche.